Nel corso di un probabile tentativo di rapimento, l’ambasciatore italiano in Congo è stato ucciso insieme ad un carabiniere.
Il Ministro degli Esteri Di Maio ha assicurato che si impegnerà a far luce sulla morte dell’ambasciatore ucciso in Congo.
Italia in lutto
L’ambasciatore italiano in Congo, Luca Attanasio, è stato ucciso in un agguato insieme ad un carabiniere. Mentre il Ministro degli Esteri Di Maio, assicura di voler far luce sulla morte del connazionale, Mattarella ha dichiarato che l’Italia è in lutto per la morte dei due servitori della patria.
L’attacco è accaduto a Goma, nella Repubblica Democratica del Congo. L’automobile su cui erano a bordo Attanasio ed il carabiniere è stata attaccata. A morire in ospedale, oltre ai due italiani, anche l’autista. L’automobile viaggiava con un convoglio della Monusco comprendente anche il Capo Delegazione Ue.
L’auto su cui viaggiavano Attanasio ed il carabiniere è stata raggiunta da colpi di arma da fuoco. La morte dell’ambasciatore è stata causata proprio dalle ferite riportate e a nulla è valso il trasporto in ospedale.
Il carabiniere deceduto aveva 30 anni e si chiamava Vittorio Iacovacci. Era originario della provincia di Latina ed era in servizio presso l’ambasciata sin dal settembre del 2020. >
Forse un tentato rapimento
Al vaglio degli inquirenti, un tentativo di rapimento andato storto messo in campo da sconosciuti. Erano le 9 italiane (10 in Congo) e l’ambasciatore transitava a Kanyamahoro. L’attacco ha avuto luogo in una zona chiamata Tre antenne.
Proprio lì, l’11 maggio del 2018, vennero rapiti due turisti inglesi da sconosciuti. A confermarlo Mambo Kawaya, presidente della società civile del territorio di Nyiragongo.
Nella zona attorno ai monti Virunga, fra Congo, Ruanda e Uganda è costellata di gruppi armati. Questi ultimi attaccano generalmente i ranger del parco. Un parco molto celebre per via dei gorilla di montagna che lo popolano.