Ieri mattina il rinvenimento del corpo esanime nella casa dei Parioli. Catricalà ha messo fine alla propria esistenza con una revolver calibro 38. Gli investigatori sospettano l’istigazione al suicidio.
La moglie ha subito informato i poliziotti che negli ultimi tempi il marito era ansioso e depresso.
L’ipotesi di una depressione nascosta
A chiarire la possibile causa che ha porporato Antonio Catricalà, l’ex presidente dell’Antitrust, a togliersi la vita nella propria abitazione, è stata Diana Agosti, la coniuge.
Proprio lei, richiamata da un colpo di arma da fuoco sulla terrazza, ha trovato il cadavere di Catricalà. Erano da poco passate le ore 9. I soccorritori del 118, sopraggiunti poco dopo, non hanno potuto fare altro che costatarne il decesso.
La donna ha riferito agli inquirenti di aver notato come il marito fosse molto giù di tono nell’ultima settimana.
Fonte di preoccupazione erano le condizioni di salute, secondo Agosti. L’uomo, infatti, aveva un malessere cardiaco, per cui era costantemente sottocchio dai medici. Ma non era nulla di grave. L’ipotesi della depressione latente è sotto il vaglio degli investigatori.
Nessun bigliettino per l’ultimo saluto
Le indagini sono in concertazione tra gli agenti della Polizia e gli esperti della scientifica, che hanno prelevato l’arma della Smith&Wesson. La pistola, intrisa di sangue al di sotto corpo dell’uomo, era legalmente detenuta.
Ad essere attesi, oltre i risultati delle analisi sulla pistola, ci sono anche gli esami autoptici. A tal fine, il cadavere è stato portato al Gemelli.
Sono giunti sulla terrazza anche i vigili del fuoco per la ricerca del bossolo che ha procurato la morte dell’uomo, ma senza successo fino ad adesso.
Intanto il fascicolo appena aperto sul caso è contro ignoti che avrebbero istigato al suicidio.
Alcun messaggio di addio è stato trovato. Gli inquirenti hanno prelevato i documenti dal suo studio per scandagliare possibili i possibili motivi del gesto estremo.