Oggi è attiva una nuova modalità per pagare le imposte online, sulla scia della semplificazione del complesso sistema pubblico .
Tributi, utenze di luce e gas, bolli e rette universitarie da saldare secondo procedure rinnovate. A patto che i riscossori interessati abbiano messo a punto i sistemi informatici seguendo le ultime richieste. Il passaggio per gli Italiani avverrà gradualmente. Infatti per sette mesi saranno in vigore sia la procedura appena introdotta che le precedenti.
I codici numerici, le piattaforme e l’app
Nell’assolvere ai pagamenti da oggi è imprescindibile inserire il proprio codice di Sistema pubblico di identità digitale (Spid) oppure, in sostituzione, la Carta d’Identità Elettronica (Cie).
Lo spid è stato scelto per la sua validità legale. Infatti certifica l’identità del cittadino, senza che debba essere accompagnato da qualsiasi altro documento.
Mentre la Cie contiene al suo interno il microchip che consente l’accesso a tutti i servizi statali del possessore.
Inoltre i versamenti avverano attraverso pagoPa, la piattaforma pensata per le amministrazioni e i gestori pubblici.
C’è un’altra novità. I servizi della pubblica amministrazione saranno disponibili in formato app, e precisamente sull’applicazione IO.
Doppio binario
Il termine ultimo per gli uffici pubblici di tutta Italia per svecchiarsi i loro sistemi, consentendo l’autenticazione con Spid e Cie, è stata ieri 28 febbraio.
Vuol dire che dal 1 marzo è possibile pagare sia attraverso la nuova prassi che tramite le precedenti. Questa saranno ancora attive fino al 30 settembre, quando lasceranno definitivamente il posto alla più giovane e agevole procedura.
Così prosegue il processo di digitalizzazione degli uffici statali, al fine di snellire la burocrazia e agevolare il rapporto con i cittadini.
Rimaranno, come opzioni a pagoPa, il modello unificato F24, il sistema di pagamento sepa e quelli che prevedono il versamento diretto ai servizi di tesoreria o di cassa degli enti degli enti pubblici.