Il cancelliere Sebastian Kurz era in partenza per Israele, quando ha rilasciato all’agenzia stampa importanti dichiarazioni che schioccano come uno schiaffo sull’Europa.
L’Austria abbandonerà la linea sanitaria d’Unione Europea all’emergenza pandemica, per imboccare una strada più autonoma, in collaborazione con il premier Benjamin Netanyahu.
Verso Israele
L’Ema (l’Agenzia europea del farmaco) si è comportata in modo “corretto”, secondo Kurz, ma il difetto insostenibile è la lentezza nell’approvazione dei vaccini. Per non parlare poi, dei ritardi nelle commesse.
Così, di prima mattina, l’Ue è scossa dalle parole del cancelliere austriaco, che vuole rimpiazzarla con un compagno ritenuto più lesto nella corsa al vaccino: Israele.
L’Europa non sarebbe in grado di fare fronte all’esigenza del Paese, come di sei milioni di cittadini da vaccinare ogni anno.
Così l’Austria si è rivolta al Paese mediorientale. Il dialogo è già in corso per pianificare una collaborazione di tutto rispetto, come emerge dall’orgoglio profuso da Kurt durante l’intervista.
Infatti le due nazioni, insieme alla Danimarca (anch’essa parteciperà agli incontri), lavoreranno in concertazione per produrre vaccini in grado di rispondere all’evolvere del covid-19.
Giovedì 4 marzo è fissato l’incontro tra i due premier a suggellare il patto.
Questione di politica interna?
Ma il cancelliere austriaco già da tempo ricercava altri “alleati” nella lotta alla pandemia.
Il 26 gennaio scorso si era rivolto a Vladimir Putin. Ma la richiesta di ricevere il vaccino Sputnik e poi collaborare, a Vienna, alla sua produzione, è naufragata.
Ma David Carretta de Il Foglio fa notare come quella di Kurt potrebbe essere una tattica: addossare le proprie colpe di politica interna, ossia i ritardi nella somministrazione delle dosi, a terzi, ossia all’Unione Europea.
Tra gli europei, l’Austria arranca nella campagna vaccinale, pur avendo ricevuto, al pari degli altri stati, un numero proporzionale di dosi rispetto alla popolazione.
Secondo i dati di Our World In Data, la nazione è arrivata a vaccinare 7,17 abitanti ogni 100. La media delle altre nazioni comunitarie è di 7,43.