Easy Market è il nome dell’operazione che, iniziata nel maggio del 2019, si è conclusa all’alba di oggi, con l’arresto dei protagonisti.
Cinque persone gestivano illegalmente le licenze necessarie per le attività commerciali. A capo vi era un geometra a cui facevano riferimento quattro dipendetti pubblici. I patti a loro vantaggio consistevano in uno scambio: le preziose autorizzazioni venivano rilasciate ai commercianti in cambio di posti di lavoro.
Il re delle licenze
I sospetti che qualcosa non rispondesse alla legge scaturì dall’incongruità di alcune pratiche rispetto alle procedure.
Così le indagini, in quasi due anni di lavoro, hanno fatto luce sui loschi affari delle aperture commerciali a Roma.
L’attività investigativa, condotta dalla polizia della città e durata quasi due anni, ha individuato un filo conduttore tra tutte le pratiche non conformi alle legge: il geometra che le redigeva.
Era definito “il re delle licenze“, perché deteneva il potere di vita o di morte sulle attività commerciali di media grandezza.
Licenze approvate in cambio di assunzioni
Il libero professionista inviava le perizie effettuate sulla base dei propri interessi ai collaboratori della rete che si era creato: 3 dipendenti di altrettanti municipi di Roma e un referente di un ufficio dell’ASL (Azienda sanitaria locale) capitolina.
L’associazione era salda sul territorio. A farle da scudo era la parvenza dell’ufficialità data dagli enti pubblici, che avevano abdicato ai propri doveri.
Invece di approvare le licenze dei richiedenti secondo l’osservanza delle norme, le concedevano secondo requisiti più morbide, dietro l’assunzione di persone “care”.
Così l’uomo prendeva di mira i business di media struttura, in grado di assumere personale a comando. Li trattava con clemenza, richiedendo loro i parametri riservati ai più piccoli esercizi di vicinato (ossia di vendita al dettaglio in luoghi privati).
Il metodo corroborato per ricevere l’approvazione e il silenzio dei “collaboratori” capitolini, era offrire ai loro amici e parenti posti di lavoro nelle stesse attività che favoriva.
Il sostegno di una dipende comunale, ad esempio, era garantito dalla promessa di assunzione del figlio di un’amica.
Tra le molte situazioni analoghe, è emerso come il geometra ha offerto ad un dirigente dell’Asl di Roma, per il controllo della documentazione e l’ispezione di un supermercato, l’assunzione della figliastra da parte della stessa catena, ma in punto vendita diverso.