Ieri è stato il giorno dell’ispezione dei consulenti della famiglia sui corpi di Viviana e Gioele, ecco i primi sconcertanti risultati.
Dalle prime indiscrezioni i consulenti dei Mondello propendono per un depistaggio poiché Viviana sarebbe morta altrove.
Giallo di Caronia, giorno fondamentale per la difesa
È finalmente giunto il giorno tanto atteso dai famigliari di Viviana Parisi e Gioele Mondello: il pool di esperti di parte ha potuto analizzare i corpi.
L’accoglimento della richiesta dei legali Claudio Mondello e Pietro Venuti era giunta nelle scorse settimane dalla Procura con un’unica limitazione: non potevano essere utilizzate le tecnologie con laser, come videocamere o fotocamere.
Ieri 6 marzo dunque come previsto, il medico legale nominato dalla famiglia, Antonio Della Valle assieme al criminologo Carmelo Lavorino ed alle due dottoresse Nicolina Palamone ed Angelica Zenato, hanno eseguito alcuni rilievi sui cadaveri.
Gli esami, eseguiti in obitorio, andranno ad aggiungersi alle risultanze delle perizie degli esperti della Procura che devono ancora giungere.
I primi risultati evidenziano il depistaggio? Cosa è emerso
Ad illustrare i primi parziali risultati della Letizia di parte è stato Della Valle:
“Abbiamo riscontrato lesività strutturali a livello della colonna vertebrale.. Un trauma da altezza molto forte.. che ha causato l’immediato decesso”.
Viviana sarebbe morta sul colpo dunque, cadendo dall’alto e procurandosi due fratture del canale midollare che sono state fatali.
Oltre a ciò però i consulenti della famiglia hanno confermato che secondo loro il traliccio non sarebbe il luogo da cui Viviana è caduta come spiega Lavorino a Messina Today:
“Non ci sono tracce della signora sul traliccio. Bisogna anche tenere presente che riuscire ad arrampicarsi su una struttura del genere è quasi impossibile per una persona non esperta e che il metallo in estate è rovente”.
Per i consulenti dunque l’ipotesi più plausibile resta il depistaggio: qualcuno avrebbe messo ai piedi del traliccio nelle campagne di Caronia il corpo di Viviana allo scopo di depistare le indagini.
I consulenti specificano che per poter fare un quadro completo hanno necessità di attendere i risultati delle analisi eseguite dagli inquirenti ma secondo Lavorino le speranze di arrivare alla verità sono buone.
“Ci concentreremo su altri punti fondamentali che al momento preferiamo non svelare, ma posso dire con ottimismo che arriveremo a scoprire la verità”.
Le prossime settimane saranno dunque cruciali per sperare di giungere alla verità su questo tragico giallo che ha distrutto una famiglia e scioccato tutti.