La decisione è stata presa dalle autorità danesi, in attesa che si effettuino accertamenti.
Mercoledì scorso era stata l’Austria a sospendere un lotto del vaccino dopo il decesso di un paziente. Stessa decisione adottata da altri quattro Paesi: i tre Stati baltici e il Lussemburgo.
Vaccino AstraZeneca sospeso in Danimarca
La Danimarca ha annunciato di aver temporaneamente interrotto la somministrazione dei vaccini AstraZeneca per possibili effetti collaterali.
Come riferisce anche Tgcom24, in alcuni pazienti infatti sarebbero state riscontrate delle eccessive coagulazioni nel sangue dopo la somministrazione del vaccino.
La sospensione sarà temporanea e durerà 14 giorni, in attesa che vengano eseguiti tutti i controlli del caso.
Le autorità sanitarie hanno comunque rassicurato che al momento non c’è alcun legame accertato.
Occorrono ulteriori controlli perché questo dato venga confermato con certezza.
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“Siamo nel mezzo del più grande e importante lancio di vaccinazioni nella storia danese e abbiamo bisogno di tutti i vaccini su cui possiamo mettere le mani, quindi non è una decisione facile mettere in pausa i vaccini”,
ha spiegato Soeren Brostroem, responsabile dell’autorità sanitaria.
Astrazeneca: altri 5 Paesi sospendono il vaccino
Non solo Danimarca, anche Austria, Lussemburgo e i tre Stati Baltici hanno sospeso la somministrazione del vaccino AstraZeneca.
Lo scorso mercoledì l’Austria aveva sospeso un lotto del vaccino -il numero ABV5300 – dopo che un paziente era deceduto ed un altro era stato ricoverato a seguito dell’inoculazione.
Sui due casi registrati in Austria si è espressa anche l’Agenzia del Farmaco, che ha smentito ogni possibile correlazione tra il vaccino e gli effetti collaterali.
Oltre all’Austria anche i tre Stati baltici – Estonia, Lettonia e Lituania – ed il Lussemburgo hanno sospeso la campagna vaccinale per due settimane.
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L’Agenzia italiana del farmaco dispone la sospensione di un lotto
Come riferisce Il Fatto Quotidiano, il blocco del vaccino AstraZeneca è arrivato anche nel nostro Paese.
Si tratta del lotto ABV2856. La decisione è arrivata dopo i due decessi avvenuti in Sicilia a seguito dell’inoculazione del vaccino.
L’Aifa ha fatto sapere che:
“Sta effettuando tutte le verifiche del caso, acquisendo documentazioni cliniche in stretta collaborazione con i Nas e le autorità competenti. I campioni di tale lotto verranno analizzati dall’Istituto Superiore di Sanità”.
I due decessi sospetti si sono registrati in Sicilia. Il primo risale al 9 marzo scorso, quando Stefano Paternò, 43 anni, è morto, esattamente 12 ore dopo essersi sottoposto al vaccino.
“Va verificata nell’interesse della collettività l’ipotesi di uno stock di fiale difettose o di improvvide manovre o ogni altra possibile causa”
hanno spiegato i legali della famiglia Paternò.
La notte successiva al vaccino, la moglie lo ha trovato in stato di semi incoscienza nel letto ed ha chiesto l’intervento dei sanitari. Nonostante i soccorsi, per il 43enne non c’è stato niente da fare.
Il secondo caso riguarda il decesso di Davide Villa, poliziotto dell’Anticrimine di Catania.
Villa è deceduto il 7 marzo scorso, 12 giorni dopo l’inoculazione della prima dose di vaccino.
I medici gli hanno diagnosticato una trombosi venosa profonda, poi tramutatasi in emorragia celebrale.
Tra le possibili reazioni avverse al vaccino, come viene indicato anche nel bugiardino, c’è proprio la trombosi.
In entrambi i casi sono in corso le indagini. Al momento l’Agenzia italiana del farmaco ha negato l’esistenza di una correlazione tra i decessi e l’inoculazione vaccinale.
“AIFA sta effettuando tutte le verifiche del caso, acquisendo documentazioni cliniche in stretta collaborazione con i NAS e le autorità competenti. I campioni di tale lotto verranno analizzati
dall’Istituto Superiore di Sanità”
si legge nel comunicato.