Nuove prove scagionerebbero la 53enne, che, dal canto suo, si è sempre dichiarata innocente.
La scoperta scientifica ha convinto 90 scienziati a chiedere al governatore di concedere la grazia all’imputata.
I presunti omicidi dei 4 figli
È accusata del più terribile dei crimini: l’omicidio dei suoi 4 figli. È per questo che Kathleen Folbigg, 53 anni, è in carcere da ben 18 anni.
La donna è accusata di aver soffocato nel sonno i suoi 4 bambini: Caleb – 19 giorni – morto nel 1989, Patrick – otto mesi – morto nel 1991, Sarah – 11 mesi – morta due anni dopo e Laura – 19 mesi – morta nel 1999.
Kathleen Folbigg era stata condannata per omicidio preterintenzionale, pur essendosi proclamata sempre innocente.
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Secondo l’accusa, la 53enne li avrebbe uccisi perché non sopportava di sentirli piangere.
Le nuove prove che scagionerebbero la donna
Come riporta la CNN, sono emerse nelle ultime settimane nuove prove che scagionerebbero Kathleen Folbigg dall’infamante accusa con cui ha dovuto convivere negli ultimi 18 anni.
Test genomici mostrano infatti che i suoi bambini sarebbero morti a causa di una mutazione genetica precedentemente sconosciuta, che ha portato a complicazioni cardiache.
Una malattia genetica che i bambini avrebbero ereditato proprio dalla madre e che li ha uccisi tutti a pochi mesi di vita.
La scoperta ha quindi indotto un centinaio di scienziati, tra cui anche due premi Nobel, a chiedere la scarcerazione della 53enne.
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I risultati degli esami del caso Folbigg potrebbero fornire un valido aiuto anche nello scoprire le cause – ancora sconosciute – della cosiddetta morte in culla (SIDS).
La Sudden Infant Death Syndrome è la morte improvvisa di un neonato al di sotto dell’anno di età.
I mesi in cui si verifica la gran parte dei casi di morti bianche sono tra il primo ed il quinto.