L’innovazione è ancora da perfezionare ed è attesa con favore dagli utenti dell’applicazione. In uno dei prossimi aggiornamenti apparirà il tasto per velocizzare le registrazioni.
Da quando Whatsapp è nato (2009) ha modellato il modo di comunicare (in amicizia, amore e lavoro). I contenuti della conversazione sono diversificati: scrittura, emoticon, fotografie, video, chiamate, videochiamate, ma anche registrazioni, croce e delizia degli utenti. Adesso Whatsapp promette l’ascolto dei messaggi nella metà del tempo.
Messaggi molesti
Chi non ha mai alzato gli occhi al cielo vedendosi recapitare sulla popolare app di messaggistica un luogo vocale?
Se qualcuno si è astenuto, fa parte di una risicata minoranza.
Perché il popolo whatsapparo non sopporta le note registrate che superano la lunghezza di una canzone dei Måneskin o di un monologo di Paola Cortellesi.
Unica eccezione è che a inviarle siano il gruppo rock vincitore dell’ultima edizione di Sanremo o l’attrice comica in persona.
Fatta da parte la straordinarietà dei mittenti, i messaggi vocali prolissi possono essere un’arma per inimicarsi (quasi) chiunque.
Ma ecco che Whatsapp sta per venire in soccorso degli amanti della loquacità, ma anche degli estimatori della brevità.
Riproduzione col turbo
Infatti introdurrà il “velocizzatore” di parole, una modalità d’ascolto che già esiste da tempo per podcast e audiolibri.
La novità consentirà di accelerare la riproduzione delle registrazioni vocali e impiegare, così, meno tempo per l’ascolto.
Saranno disponibili tre diverse velocità di riproduzione.
Ma il nuovo strumento è ancora in fase sperimentale, secondo quanto riportato dal sito WABetaInfo (WBI) che, in un’articolo odierno tranquillizza i chattatori globali dell’applicazione, al di là del credo tecnologico: il nuovo servizio sarà disponibile sia su Android, come era stato comunicato inizialmente, che su iOs.
A rimanere nebuloso è ancora quando l’acceleratore delle registrazioni arriverà negli smartphone, alleviando il fastidio provato dagli ascoltatori di messaggi prolissi.