È uno dei luoghi di svago più amati dai giovani, tra la tintarella sulla chilometrica spiaggia o a bordo delle piscine a ridosso dell’oceano e i balli nei locali notturni. Da una settimana però le vacanze sono diventate violente.
Due fattori hanno portato tanti ragazzi nella metropoli del divertimento: l’allentamento delle misure anti-covid e le vacanze dello spring break, la pausa accademica di una settimana riservata a molti studenti universitari. Ma per molti la vacanza ha assunto tinte violente.
Il grande tafferuglio
A Miami Beach è tempo di della bella stagione, quella più mite e ancora lontana dall’afa asfissiante e dal pericolo delle forti perturbazioni che la colpiscono durante l’estate.
Così la città dei grattacieli sul mare è stata meta di molti studenti liberi dagli impegni accademici.
Ma c’è stato uno scontro al di fuori di un ristorante lungo Ocean Drive.
Ad essere protagoniste sono state decine di persone, tutti giovanissimi. L’ondata di violenza si è scagliata contro tra i duellanti, ma anche contro la città.
Son state molte le vetrine distrutte e tanti i negozi saccheggiati.
Un’inaudita lotta che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Arrivate sul posto hanno placato i giovani bellicosi con proiettili di pepe.
Colpiti dalle pallottole la folla si è dileguata.
La metropoli fuori controllo
Ma l’incredibile scontro non è stato l’unico ad allarmare le istituzioni.
I ragazzi infatti sembrano intolleranti alle precauzioni anti-covid, come la mascherina e il coprifuoco.
Si riversano ogni sera per strada, ammassati a centinaia.
La richiesta di una maggiore diligenza ha scatenato ulteriormente i giovani spiriti, che lo scorso sabato hanno manifestato contro le limitazioni di libertà.
La maggior parte ha optato per un dissenso pacifico, altri invece si sono tristemente distinti per aver utilizzato oggetti vari, come delle sdraio, come oggetti contundenti.
La situazione era imprevista tanto da rendere ingestibile la situazione e dichiarare lo stato di emergenza.