Ai domiciliari sono finiti anche un dirigente dell’Ufficio Tecnico, compagna del primo cittadino, e tre imprenditori del settore edile.
Le accuse sono di corruzione, peculato, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e traffico illecito di rifiuti.
Arrestato il sindaco di Opera
Questa mattina sono scattati gli arresti domiciliari per il sindaco di Opera, Antonino Nucera, e la compagna, responsabile dell’ufficio tecnico.
Insieme a loro sono stati arrestati anche tre imprenditori.
Le accuse sono di corruzione, traffico di rifiuti, peculato e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.
In particolare, in piena emergenza covid, Nucera si sarebbe appropriato di 2.800 mascherine destinate agli anziani delle Rsa e alle farmacie del comune di Opera per destinarle ad amici e parenti.
Inoltre, tra febbraio ed ottobre 2020, il primo cittadino, con la connivenza di funzionari e dirigenti, avrebbe messo mano alle gare d’appalto del Comune, per far sì che i lavori venissero assegnati a tre amici imprenditori, il tutto in cambio di soldi.
Traffico illecito di rifiuti
Gli imprenditori finiti ai domiciliari sono invece accusati – come riferisce anche Tgcom24 – di aver riutilizzato ed interrato, in zone di cantiere del comune di Opera, almeno mille tonnellate di fresato d’asfalto.
“Attestavano falsamente il regolare recupero dei predetti rifiuti speciali mediante ‘formulari’ ideologicamente falsi ottenuti dai gestori di due centri di smaltimento, questi ultimi indagati a piede libero”
si legge nelle carte dell’inchiesta.
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Nel corso delle indagini è stato inoltre effettuato un sequestro preventivo di oltre 40mila euro.