Un’ultima corsa. Il ragazzino fugge, il poliziotto lo insegue. Poi lo sparo mortale e la caduta a terra. Adam Toledo non si alzerà mai più.

L’ennesima uccisione avvenuta per mano di un agente ha addolorato e indignato la comunità ispanica della città statunitense (di cui il 13enne era parte) e sconcertato il mondo.
Immagini di una fucilazione
Adam Toledo, 13 anni di vita e ispanico è morto raggiunto da un proiettile il 29 marzo.
A premere il grilletto Eric Stillman l’agente che lo in seguiva.
Lori Lightfoot, sindaco della città, aveva richiesto la pubblicazione del video della bodycam delle forze dell’ordine in servizio.
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Le immagini di cruda realtà sono arrivate. La durata è di 9 minuti e il web ne ripropone spezzoni, fino al brusco finale.
Tutto avviene velocemente. La corsa del ragazzino e la rincorsa dell’uomo in divisa.
Poi il primo si ferma, aveva già fatto cadere a terra la pistola, fa per alzare le mani, come gli intima Stillman, quindi si arrende e infine viene colpito dal colpo fatale.
Il poliziotto chiama subito i soccorsi, è preso dalla disperazione. Poco dopo Adam spirerà.
Tutto era scaturito dalle segnalazioni degli abitanti di Chicago che erano stati ridestati (erano le 3 di notte) e allarmati da due spari di arma da fuoco in aria causati dal 13enne.
La tragedia era stata descritta dai poliziotti come uno scontro a fuoco, mentre la ripresa mostra una dinamica più affine a un’esecuzione.
Rabbia e dissenso
A fine marzo gli Stati Uniti erano immersi nelle vicende giudiziarie a carico di Derek Chauvin, il poliziotto che il 25 maggio 2020 decretò, per asfissia, la morte dell’afroamericano George Floyd.
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L’episodio di Chicago ha riacceso malesseri mai sopiti.
Gli americani sono scesi in pizza nuovamente a protestare contro il razzismo e la violenza da parte di chi dovrebbe proteggere l’intera popolazione, oltre ogni distinzione sociale ed etnica.