La piccola di Lonigo (Vicenza) è stata colpita da un malore improvviso. Dopo giorni di attese e speranze, il drammatico epilogo.
Nonostante un intervento d’urgenza, per la piccola non c’è stato nulla da fare.
La corsa in ospedale, poi la tragica notizia
Si è sentita male lo scorso sabato 17 aprile, così i genitori l’hanno portata all’ospedale di Verona, dove le è stata effettuata una Tac.
L’esame diagnostico ha evidenziato una cisti colloide nel cervello e così è stato disposto il trasferimento della piccola Eva Ferrandi, 6 anni, all’ospedale Borgo Trento di Verona.
Nel nosocomio veneto la piccola ha subito un delicato intervento chirurgico ed è stata ricoverata nel reparto di terapia intensiva, ma la situazione è precipitata in poche ore e lo scorso venerdì i medici hanno dovuto dichiararne il decesso.
Davide e Alessia, genitori della bambina, in un estremo gesto d’amore, hanno acconsentito all’espianto degli organi.
“Eravamo d’accordo che, nel caso in cui non ci fosse stato più nulla da fare, avremmo donato gli organi di Eva per dare a qualche altro genitore la speranza per il proprio figlio”
ha spiegato il papà della bambina.
Cos’è la cisti colloide
La cisti colloide è una patologia tumorale benigna, che si sviluppa nel cervello.
Costituisce il 2% dei tumori cerebrali. Il sintomo principale con cui la cisti colloide si manifesta è una forte cefalea, seguita poi da altri sintomi quali nausea, sonnolenza e vomito.
Per curarla serve un intervento tempestivo, con cui la cisti viene asportata.
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Per il 4% delle persone colpito da questo tumore benigno, il pericolo maggiore è la morte improvvisa.