Milva, le ultime parole da brividi: ‘Non mi perdonerò mai di…’

L’artista, scomparsa alla vigilia del suo 82esimo compleanno, ha rilasciato un’ultima intervista: Milva rivela il suo rimorso più grande.

La amatissima Milva a pochi anni dalla morte ha rilasciato un’intervista che non è stata mai pubblicata. La cantante ha rivelato i suoi sentimenti più profondi.

Milva, vera causa della morte

La cantante rivela in quest’intervista inedita il suo senso di colpa verso la figlia Martina.

Milva, l’intervista inedita da brividi

La cantante ha lasciato questo mondo il 23 aprile, a 81 anni. Milva, nella sua camera ardente allestita al Piccolo Teatro di via Rovello, a Milano, ha visto arrivare tantissimi amici e parenti. Su Oggi in edicola, è stata pubblicata la sua ultima intervista mai pubblicata prima:

«Quando incontrai Mario Piave in me esplose la passione. Ero sposata, avevo una figlia e volevo molto bene a mio marito Maurizio, ma l’attrazione per Mario era un’altra cosa, sesso puro. Non mi perdonerò mai di aver lasciato mio marito, è una croce che porterò addosso per tutta la vita».

La cantante non riuscì più a trovare un uomo come suo marito, una persona amabile. La cantante si sfogò per la prima volta su quest’argomento qualche anno fa.

Milva, tra rimpianto e senso di colpa

La fine della storia con il produttore Maurizio Corgnati, spiegava Milva, era il suo più grande dolore. Dolore che lei rivisse in prima persona quando Massimo Gallerani la lasciò per una donna più giovane:

«Solo allora compresi quanto dolore avevo procurato a Maurizio».

Inutile dire che per tutte le sue peripezie in amore, la cantante provava un forte senso di colpa per la figlia Martina, avuta da Corgnati.

«Non chiederò mai abbastanza perdono a mia figlia per quanto sono stata assente e l’ho trascurata quando era piccola. Certo, le portavo sempre bellissimi regali, ma non le ho mai dato abbastanza amore. E non le ho mai parlato davvero di quando ho lasciato suo padre per Piave».

Parole che fanno riflettere su quanto a volte ci si rende conto degli sbagli e delle assenze troppo tardi. L’intera intervista potete leggerla sul magazine Oggi.

 

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