La giovane mamma voleva separarsi da Roberto Lo Coco. Dopo averle stretto le mani al collo, il 28enne tentò di togliersi la vita.
A distanza di poco più di 1 anno da quel terribile omicidio, arriva la condanna per il marito di Giulia Lazzari.
L’omicidio della giovane mamma
Era l’8 ottobre del 2019 quando Roberto Lo Coco, 28 anni, uccise la moglie, di appena 23 anni, Giulia Lazzari.
La donna, che lavorava come cameriera, aveva deciso di chiedere la separazione dal marito.
Al culmine di un’accesa discussione, Roberto Lo Coco strangolò la moglie, sotto gli occhi della loro bimba di soli 4 anni.
A lanciare l’allarme fu il fratello del killer, che quel giorno era in casa con loro.
Giulia fu immediatamente soccorsa. Trasferita in ospedale in condizioni gravissime, ne fu dichiarata la morte cerebrale dopo 8 giorni di vane speranze.
A seguito di quell’aggressione, Roberto Lo Coco tentò di togliersi la vita, impiccandosi, ma fu fermato in tempo e riuscì a salvarsi.
Rimase per alcuni giorni nel centro igiene mentale dell’ospedale di Adria, dopodiché venne trasferito in carcere con l’accusa di omicidio volontario.
Sembra che il giovane, disoccupato e con problemi di tossicodipendenza, fosse molto geloso della moglie, tanto che le inviava sul cellulare messaggi in cui la invitava farsi brutta, cosicché nessun altro uomo la guardasse.
Un atteggiamento soffocante, che Giulia non riusciva più a tollerare, anche perché era lei l’unica a provvedere economicamente alla famiglia.
Quella drammatica mattina aveva comunicato a Roberto la sua decisione di separarsi, il che scatenò la furia omicida del 28enne.
La condanna all’ergastolo
La Corte d’Assise del tribunale di Rovigo ha condannato all’ergastolo Roberto Lo Coco.
Esclusa l’aggravante della premeditazione ed anche quella della presenza della figlia, che all’epoca dei fatti aveva 4 anni.
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Proprio nei confronti della figlia il tribunale ha liquidato in via definitiva la somma di 450mila euro.