Claudio Nanni è in carcere con l’accusa di essere il mandante dell’omicidio di Faenza.
Dell’eredità fa parte anche l’abitazione di via Corbara che lo scorso 6 febbraio è diventata la scena del delitto, e che nella fase di separazione tra i due coniugi il giudice assegnò ad Ilenia.
L’omicidio di Ilenia Fabbri
Un efferato delitto quello consumato nella villetta di via Corbara a Faenza, lo scorso 6 febbraio.
A morire, per una coltellata mortale al collo, Ilenia Fabbri, 46enne di Faenza. Intorno alle 6 di quel mattino era scattato l’allarme.
La prima a chiedere aiuto era stata un’amica della figlia di Ilenia, che quella notte era rimasta a dormire lì, mentre Arianna (figlia della vittima) ed il padre, Claudio Nanni, (ex marito di Ilenia) si dirigevano alla volta di Milano per acquistare una vettura alla ragazza.
Qualche minuto dopo le 6, l’amica di Arianna le aveva telefonato dicendo di aver sentito un forte trambusto in casa.
Intorno alle 6:20, quando la polizia giunse nell’appartamento di Via Corbara, per Ilenia Fabbri non c’era ormai più nulla da fare.
La donna era immersa in una pozza di sangue, uccisa da un fendente mortale alla gola.
L’arresto di Claudio Nanni e Pierluigi Barbieri
Il 3 marzo scorso è arrivata la svolta nel giallo di Faenza: i carabinieri hanno arrestato Claudio Nanni e Pierluigi Barbieri, con l’accusa di essere rispettivamente il mandante e l’esecutore materiale del delitto.
Secondo gli inquirenti, l’ex marito di Ilenia aveva assoldato un killer – identificato proprio in Barbieri, picchiatore di professione- al quale aveva commissionato il delitto della sua ex moglie.
Per costruirsi un alibi, la mattina dell’omicidio si era recato a Milano, convinto probabilmente di riuscire a farla franca.
La presenza dell’amica di Arianna però, secondo gli inquirenti, deve aver sparigliato le carte in tavola, visto che Claudio Nanni non sapeva che la ragazza sarebbe rimasta lì a dormire.
Proprio la giovane amica della figlia è diventata, inconsapevolmente, l’unica testimone di quell’efferato delitto.
La ragazza, che era riuscita a vedere il killer di spalle, prima di rifugiarsi in camera sua, aveva fornito una descrizione molto utile e dettagliata dell’assassino.
Ad aiutare gli inquirenti anche le immagini delle telecamere di sorveglianza, che hanno ripreso una persona il cui profilo corrispondeva proprio alla fisionomia di Pierluigi Barbieri.
Il profilo di Claudio Nanni
Sin da subito le indagini sul delitto di Faenza si sono concentrate intorno alla figura di Claudio Nanni.
L’ex marito di Ilenia è stato definito dal giudice per le indagini preliminari, Corrado Schiaretti, come una persona concentrata unicamente a distruggere la sua ex moglie.
“DA ANNI COMBATTEVA CONTRO DI LEI PER ANNIENTARLA PERSONALMENTE ED ECONOMICAMENTE. ERA AVIDO, PARANOICO E PRIVO DI SCRUPOLI”
si legge nell’ordinanza con cui è stata disposta la custodia cautelare in carcere del 53enne.
Tra Ilenia e Claudio era in corso una causa da ben 100mila euro, voluta proprio dalla vittima.
La donna si era infatti rivolta ad un avvocato perché le venissero riconosciuti gli stipendi mai ricevuti, negli anni in cui aveva lavorato nell’officina del marito.
La 46enne aveva quindi intentato una causa contro l’ex marito. Il che avrebbe spinto Nanni ad “eliminare” l’origine dei suoi problemi economici, che l’uomo addebitava proprio ad Ilenia.
Perquisita la casa di Pierluigi Barbieri
Qualche ora dopo l’arresto di barbieri e Nanni, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione del killer.
In quell’occasione i militari dell’Arma hanno scoperto 2.200 euro in contanti nell’appartamento.
Potrebbe essere questa la somma di denaro che Claudio Nanni gli ha pagato per compiere il delitto, anche se Barbieri ha riferito di un accordo ben diverso: 20mila euro ed un’auto usata in cambio dell’omicidio di Ilenia Fabbri.
La testimonianza dell’ex compagna di Nanni
L’ex compagna di Claudio Nanni, aveva raccontato che il suo ex compagno le aveva detto di voler cercare qualcuno che uccidesse la sua ex moglie.
“Claudio sosteneva che se Ilenia avesse continuato così l’avrebbe fatta fuori”
ha raccontato la donna.
“Mi ha chiesto anche se conoscessi qualcuno in grado di farlo, gli ho risposto che era fuori di testa”,
ha spiegato ancora la donna.
Una testimonianza, quella dell’ex compagna di Nanni, che è stata un’ulteriore conferma dell’odio che l’uomo aveva maturato negli anni nei confronti della sua ex moglie.
Claudio Nanni rinuncia all’eredità
Come riferisce anche Quarto Grado, Claudio Nanni ha rinunciato alla sua parte di eredità, che a questo punto andrà tutta alla figlia del 53enne e di Ilenia, Arianna Nanni.
Proprio la figlia della coppia aveva chiesto al padre di pronunciarsi in merito all’eredità ed era stata fissata un’udienza in merito per il 28 giugno, che non ci sarà più.
Del patrimonio fa parte anche la casa di via Corbara a Faenza dove è avvenuto il delitto il 6 febbraio scorso.
Le denunce di Ilenia Fabbri
Ilenia Fabbri in passato aveva denunciato per minacce e percosse l’ex marito.
“La afferrava con le mani al collo nella parte posteriore e al polso sinistro e la strattonava contro il muro facendole battere la testa con minacce verbali”
si legge nella denuncia della vittima.
Ilenia Fabbri era finita in ospedale. A confermarlo c’era anche un referto medico.
“Ho chiamato la questura, ho spiegato e raccontato che mi ha già minacciato e sono molto impaurita perché ci sono già denunce in corso”
si legge in alcuni messaggi inviati dalla 46enne.
Lo scorso dicembre, come riportano alcuni quotidiani locali, Ilenia Fabbri avrebbe anche confidato alla sua legale di voler fare testamento perché aveva paura.
Temeva di essere uccisa, tanto che aveva detto ad un’amica che, se le fosse successo qualcosa, certamente la colpa sarebbe stata del suo ex marito.
“In questo caso risulta ancora più evidente come quando si racconta un femminicidio non si possa mai parlare di raptus o di “momento di follia”,
hanno spiegato gli operatori dell’associazione Sos Donna, centro antiviolenza di Faenza.