Il giovane ha poi rivolto il coltello verso di sé, tentando di togliersi la vita.
Salvato dai carabinieri, è stato trasferito in ospedale, dove è tuttora piantonato. Il 18enne non è in pericolo di vita.
Omicidio a San Lorenzo
Una violenta lite, culminata con un omicidio ed un tentativo di suicidio.
È quanto avvenuto nel pomeriggio di lunedì in un’abitazione al civico 2 di via Liburni, nel quartiere San Lorenzo a Roma.
Un uomo di 53 anni, Marco Svezia, è stato ucciso a coltellate dal figlio Daniele, 18 anni.
Tra i due sarebbe scoppiata una violenta lite – l’ennesima – perché il giovane voleva i soldi per comprare della droga. Il ragazzo era stato in una comunità per disintossicarsi, ma era tornato a casa prima che terminasse il suo percorso.
Al rifiuto del padre di consegnargli il denaro, sarebbe esplosa la furia omicida del ragazzo, che ha ferito a morte il padre. Almeno 4 le coltellate inferte al 53enne.
Marco Svezia, che era il portiere del palazzo in cui abitava, ha tentato di chiedere aiuto alle persone in strada. Un vicino di casa, sentendo le sue urla, ha immediatamente allertato le forze dell’ordine.
Giunti sul posto, i militari hanno scoperto il corpo del 53enne riverso in una pozza di sangue nel corridoio di casa, mentre il figlio era ferito, in stato di semi-incoscienza, sul pavimento del bagno.
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Le condizioni del ragazzo
Il giovane avrebbe tentato di togliersi la vita, infliggendosi delle coltellate.
Trasferito d’urgenza al Policlinico Umberto I di Roma, le sue condizioni sono giudicate gravi, ma non è in pericolo di vita.
Stando al racconto di familiari e conoscenti, le liti tra padre e figlio erano ormai all’ordine del giorno.
Il ragazzo chiedeva continuamente i soldi per acquistare la droga, mentre il padre voleva convincerlo a rientrare in comunità.