È stata allestita la camera ardente, che nei prossimi giorni ospiterà la salma di Michele Merlo. Emma Marrone tra i Vip presenti: la reazione della cantante commuove.
Sono trascorsi 10 giorni dalla tragica scomparsa del noto volto di Amici, Michele Merlo. Il cantautore nato a Marostica il 1 Marzo del 1993, è stato strappato precocemente alla vita, a causa di un’emorragia celebrale scatenata da una leucemia fulminante.
A seguito dell’autopsia effettuata sulla salma del giovanissimo artista per far luce sulla tragedia, è stata aperta in data odierna, 16 Giugno 2021 la camera ardente, per dare l’opportunità a chi lo ha amato di poterlo salutare un’ultima volta prima dei funerali.
Aperta la camera Ardente, l’arrivo di Emma Marrone
Sarà aperta fino a Venerdì 18 Giugno, la Camera ardente allestita presso il Pantheon della Certosa di Bologna, che ospiterà la salma di Michele Merlo.
Mentre il funerale è stato fissato Venerdì 18 Giugno, alle ore 17 presso lo Stadio comunale ”Toni Zen” di Rosà, in via dei Fanti.
A raggiungere la Camera ardente in queste ultime ore, la cantante salentina Emma Marrone, la quale aveva dedicato la sua esibizione all’Arena di Verona al noto cantautore, il giorno prima della scomparsa.
Sconvolta si è stretta in un lungo e commovente abbraccio con il padre di Mike Bird, il Signor Domenico Merlo, il quale ha richiesto la massima privacy da parte della stampa, vietando l’accesso alle telecamere.
Il grido di dolore del padre di Michele Merlo
In una recentissima intervista, il padre del cantautore, Domenico Merlo, si è detto profondamente deluso per la totale indifferenza da parte della Regione e del Comune nei confronti della sua famiglia a seguito della drammatica morte di Michele:
”Trovo gravissimo che nessuno, della Regione o del Comune, abbia espresso una sola parola di vicinanza o solidarietà nei confronti della mia famiglia per la morte di Michele”
e ancora:
”Per me è stato come un taglio in faccia”
ha aggiunto l’uomo devastato dal dolore, per la morte così prematura dell’amatissimo figlio, sulla quale continuano le indagini, al fine di far luce sulla questione e chiarire se ci siano o meno delle responsabilità da parte del personale medico, che a della della Ausl di Bologna avrebbe fornito una ”assistenza adeguata”.