Un video dove si vedono gli ultimi istanti di vita delle vittime della funivia. E’ intervenuto il procuratore Olimpia Bossi.
La pubblicazione del video è stata definita assolutamente inopportuna, è scattata subito un’enorme polemica.
Il video dell’incidente
Nel filmato si vedono gli ultimi secondi di vita delle 14 persone precipitate sul Mottarone.
Un video che ha fatto rabbrividire, milioni di persone.
Si vede la cabina che sale verso la stazione, l’addetto dell’impianto che guarda i turisti in arrivo.
Successivamente rivolge lo sguardo verso l’alto, probabilmente attirato da qualche rumore anomalo delle funi d’acciaio.
La piccola navetta rallenta, poi la rottura del cavo trainante, la cabina che si impenna e infine la terribile corsa indietro verso valle.
Una ventina di secondi di puro terrore, mandate in onda dal Tg3 per poi essere condiviso da altre testate.
Il padre di Eitan, il piccolo sopravvissuto, lo stringe in modo istintivo per proteggerlo.
Un gesto che gli salverà la vita da questo drammatico incidente che ha portato la morte di 14 persone.
Olimpia Bossi: “Pubblicazione assolutamente inopportuna”
Il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi, ha definito la pubblicazione inopportuna dato che è severamente vietata e non solo perché è irrispettoso verso le vittime e verso il dolore delle loro famiglie:
“Si tratta di immagini dal fortissimo impatto emotivo, mai portate a conoscenza neppure dei familiari delle vittime.”
Anche la sindaca di Stresa, Marcella Severino ha commentato la diffusione del filmato:
“La vista di questo video mi ha lasciato basita e credo non fosse opportuna nel rispetto delle vittime e dei loro familiari”.
Un gesto che ha scatenato un enorme bufera che riguarda anche la Rai e in particolare il Tg3.
Il presidente della Rai, Marcello Foa, si è detto invece profondamente colpito:
“E’ doveroso, in circostanze come questa, valutare attentamente tutte le implicazioni, a cominciare da quelle etiche e di rispetto per le vittime e per i loro familiari”.
Anche sul web, tantissimi utenti hanno espresso la loro disapprovazione per la diffusione di immagini come queste, in particolare su Twitter.
Non ho parole per lo schifo che provo in questo momento, pubblicare il video della funivia che si stacca non è giornalismo ma mera pornografia del dolore. Quelle là sopra erano persone, gli affetti e gli amici di qualcuno che meritano rispetto, dovreste ricordarvelo tutti quanti.
— Ansya 🅢🅣🅐🅛🅚🅔🅡 ϟ🐝 (@StalkerAnsya) June 16, 2021
Il video della tragedia del Mottarone pubblicato dai quotidiani online (con tanto di rispettivi loghi in sovrimpressione e senza disclaimer) mostra i volti delle persone nella funivia pochi secondi prima dell’impatto. Chiamatelo come volete, ma sta roba non è più giornalismo
— Simone Fontana (@simofons) June 16, 2021
Il video della funivia va oltre il diritto di cronaca. C’è un limite alla decenza. Addirittura il Tg3 ci tiene a specificare che in prima fila di vedeva il bimbo. Perché era necessario farci provare un millesimo dell’angoscia che le vittime hanno provato. Incivili.#mottarone
— Sara E Le Ansie Tese (@polistodis) June 16, 2021