Il ragazzo ha fatto da scudo alla madre, che ha già subito un intervento chirurgico ed è tuttora ricoverata nel reparto di rianimazione.
Dirigente ed insegnanti gli hanno anche dedicato una targa, per ricordare il suo sacrificio.
L’omicidio di Mirko Farci
Si è introdotto di notte nell’appartamento della sua ex compagna, Paola Piras, 50 anni.
Quando ha iniziato ad aggredirla con un coltello, il figlio 19enne della donna, Mirko Farci, ha capito che non c’era tempo per chiamare i soccorsi.
Così ha provato a far ragionare Masih Shahid, ma l’uomo non ha voluto sentire ragioni. Così Mirko ha fatto da scudo alla madre, colpita da 17 coltellate.
Lui stesso è stato raggiunto da alcuni fendenti che lo hanno ucciso. La madre è stata invece ricoverata all’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei, dove si trova tuttora.
Sottoposta ad un intervento chirurgico, le sue condizioni sono ancora molto gravi.
Il killer ha rischiato il linciaggio
Qualche ora dopo il delitto, avvenuto l’11 maggio scorso, il killer è stato fermato mentre si trovava nei pressi di un supermercato a Tortolì.
All’uscita della caserma, il 29enne di origini pakistane ha rischiato il linciaggio. Due carabinieri sono rimasti feriti cercando di difenderlo dalla gente inferocita che gli ha urlato contro.
Di recente il killer era stato arrestato per maltrattamenti: per questo era stato destinatario di una misura di divieto di avvicinamento alla sua ex compagna.
La notizia della morte di Mirko Farci ha sconvolto la piccola comunità di Tortolì. Tutti lo hanno descritto come un ragazzo solare, sempre sorridente.
“Ha ucciso il ragazzo più buono di Tortolì. Mirko era il figlio che ogni mamma vorrebbe avere. Non dimenticheremo il suo sorriso, ma soprattutto il suo coraggio”
ha detto in lacrime una donna, che conosceva bene il ragazzo.
Diploma postumo per Mirko Farci
“Gli abbiamo dato 100, perché avere salvato la vita della madre quanto può valere se non il massimo?”.
Dirigente scolastico e personale docente dell’Istituto Alberghiero Ianas hanno conferito un diploma postumo, con votazione 100/100 a Mirko Farci.
Alla presenza del fratello, degli zii e dei compagni di classe, è stato consegnato quel Diploma che Mirko aveva tanto sognato.
Al giovane è stata anche intitolata una targa, in cui si legge:
“A Mirko Farci, in ricordo del suo gesto, per noi una grande lezione di vita”.
Il ricordo della professoressa
In una lunga lettera, affidata alla sua pagina Facebook, qualche giorno dopo il delitto, la professoressa di Mirko ha voluto ricordare il suo alunno.
“Difendere gli altri era il tuo motto e te lo sei portato addosso sino ad oggi e per sempre…..Oggi vestiamo un lutto così grande e profondo, a scuola tutti a stare in un silenzio assordante, tutti uniti nel dolore e nel rispetto, tutti aa avere un cuore logorato da questo mondo così strano che dal bello in un attimo passa al crudele”
si legge nel lungo post sui social.
“OGGI PIANGO PER TE CHE SEI STATO TRA GLI ALUNNI PIU’ RISPETTOSI E GENTILI, BUONI E FIDUCIOSI NELLA VITA, VOLENTEROSI E AMATO DA TUTTI, Oggi e’ un BRUTTO GIORNO”
prosegue ancora il post.
La confessione del killer
Poco dopo l’arresto, Masih Shahid ha confessato di aver ucciso Mirko e di aver ferito gravemente la madre del ragazzo.
Il 29enne ha cercato però di “alleggerire” la sua posizione raccontando di una presunta aggressione da parte del ragazzo, che gli avrebbe tirato contro un vaso di fiori.
L’operaio ha raccontato di essere stato a sua volta aggredito all’interno dell’appartamento di Tortolì, dove era riuscito ad entrare arrampicandosi su un pluviale e frantumando il vetro di una finestra.
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Il coltello utilizzato per l’omicidio e per il tentato omicidio è stato ritrovato dagli investigatori poco distante dall’abitazione di Paola Piras.