Giangavino Sulas, chi era il giornalista di Quarto Grado: carriera e vita privata

Stroncato da un brutto male, ci ha salutato per sempre Sardo Giangavino Sulas. Ecco tutto sul celebre giornalista di Quarto Grado.

In queste ultime ore l’intero mondo del giornalismo, è stato sconvolto dalla dipartita del noto giornalista sardo, Giangavino Sulas. Il professionista, spesso ospite nella trasmissione ”Quarto Grado”, è stato stroncato all’età di 77 anni, da un tumore contro cui combatteva da circa un anno.

Giangavino Sulas, chi era l'opinionista di Quarto Grado: carriera e vita privata

Il celebre volto del giornalismo, si è spento presso l’Ospedale Humanitas di Bergamo, ove da diversi giorni era ricoverato, tra la notte del 24 e 25 Giugno 2021.

Chi era Giangavino Salus

Sulas Giangavino è nato in Sardegna a Nughedu San Nicolòda, il 22 Agosto del 1943, sotto il segno del Leone. Iscritto dal 23 Maggio del 1975 all’Albo dei giornalisti della Regione Lombardia è stato uno dei capisaldi della rivista Settimanale Oggi.

Esperto di cronaca nera, si è occupato di molteplici casi che hanno fatto la storia in Italia, come quello di Yara Gambirasio e il Delitto di Perugia, ed è stato autore del Bestseller, nel 2017, ”I misteri Romani.

Amante anche dello Sport era spesso ospite a Bergamo Tv nell’arco della trasmissione ”Tutto Atalanta”.

Sulle reti ammiraglie l’abbiamo visto nel salotto di Barbara D’Urso a ”Pomeriggio 5”, ove intervenne nell’acceso dibattito sulle origini nobiliare della Contessa Patrizia De Blank, ma anche sei suoi numerosi interventi inerenti ad argomenti di attualità come l’emergenza sanitaria ancora in corso.

E ancora per anni, nello studio di Gianluigi Nuzzi a ”Quarto Grado”, il quale ne ha dato il triste annuncio sui social.

Lo straziante Addio di Gianluigi Nuzzi

Poche ore fa, il conduttore di ”Quarto Grado”, ha voluto salutare Giangavino Sulas con un commovente messaggio sui social. Gianluigi Nuzzi ha così ricordato l’amato giornalista:

“Te ne sei andato sempre secondo il tuo stile di uomo gentile.  Cronista di altri tempi, senza mai rinunciare a esprimere le tue idee, talvolta in solitudine”

e ancora:

”Questo nostro mestiere significa anche ironia, autoironia sulla commedia della vita e tu ne sei maestro. E per questo non uso il verbo al passato perché le tue lezioni rimarranno sempre”

Ha scritto il conduttore, ringraziando Sulas del contributo di qualità che ha apportato attraverso il suo sapere, le sue idee e la sua professione.

Non è mancato altresì l’addio da parte della produzione del programma, che sulla pagina ufficiale della trasmissione ha voluto ricordare il professionista con il suo scatto preferito.

 

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”Al nostro Sulas piaceva questa foto. C’era tutto lui. La passione per il confronto. Le carte di un processo tra le mani”

riporta uno stralcio del post. Parole che hanno colpito nel segno e che hanno commosso gli utenti, per i quali resterà sempre uno dei pilastri del giornalismo italiano.

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