L’Agenzia delle Entrate fa chiarezza in merito alle nuove agevolazioni.
Scopriamo tutte le novità sul contributo a fondo perduto e chi può usufruirne.
Bonus Affitti 2021
Nell’ultima Legge di Bilancio, fra le tante novità, c’è anche il Bonus affitti, un sussidio economico destinato agli affittuari che vogliano ridurre il canone di locazione.
L’Agenzia delle entrate ha fatto chiarezza in merito alla nuova misura economica, specificando che il bonus affitti spetterà a tutti i contribuenti, sia soggetti Ires che Irpef.
Il bonus affitto è pari al 50 per cento della riduzione del canone di locazione. Il limite massimo per i 12 mesi è di 1.200 euro per singolo locatore.
Il bonus affitti spetta all’affittuario di immobili che si trovino nei comuni ad alta tensione abitativa e che siano le abitazioni principali di chi prende casa in affitto.
A quanto ammonta il contributo
Il contributo previsto nel bonus affitti corrisponde al 50% della riduzione del canone, entro una soglia limite che è di 1.200 euro annui per ogni singolo affittuario.
L’Agenzia delle entrate ha specificato che la platea dei locatori, che sono i beneficiari di questo sussidio economico si estende anche a:
“Tutti i contribuenti soggetti passivi Irpef e Ires che locano un immobile posseduto a titolo di proprietà o di altro diritto reale di godimento”.
Il tutto purché si rispettino gli altri requisiti previsti dalla legge, quindi che l’immobile in questione sia l’abitazione principale dell’affittuario.
La seconda condizione per usufruire del bonus è che venga comunicata telematicamente all’Agenzia delle entrate la rinegoziazione del canone di affitto.
Le categorie escluse dal sussidio
Gli immobili ad uso abitativo, ossia quelli classificati/classificabili nella categoria catastale A, sono gli unici che rientrano nel contributo, ad eccezione degli A/10, di cui fanno parte studi privati ed uffici.
Vengono quindi escluse dal bonus economico le seguenti categorie: gli immobili di categoria B, uffici pubblici e scuole, di categoria C, quindi magazzini e laboratori, quelli di categoria D, ovvero strutture alberghiere, e quelli di categoria E, cioè le stazioni per il servizio di trasporto.