La tassa sui rifiuti, introdotta nel 2014, riguarda le utenze domestiche e quelle non domestiche.
Come fare per ottenere l’esenzione dalla Tari? Di seguito tutte le info utili per gli aventi diritto.
La Tari, cos’è e come calcolarla
La Tari, ovvero l’imposta sui rifiuti, comprende il pagamento delle utenze domestiche e quelle non domestiche.
Introdotta nel 2014, per sostituire la Tia, la Tares e la Tarsu, la Tari è la terza componente dell’Imposta Unica Comunale insieme a Imu e Tasi.
Questa tassa si calcola con due modalità, base fissa e variabile. Nel primo caso è data dalle dimensioni dell’immobile e dai costi d’investimento.
Nel secondo invece è data dalla quantità di rifiuti prodotta da un determinato nucleo familiare.
Per quanto concerne i due tipi di utenze, la distinzione è piuttosto semplice. Per l’Utenza domestica si calcolano la superficie dell’immobile e il numero di occupanti dello stesso.
Per l’Utenza non-domestica, si calcola la superficie dei locali e il tipo di attività svolta.
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Come ottenere l’esenzione: requisiti e domanda
C’è una fascia specifica di utenti che è esentato dal pagamento della tassa sui rifiuti.
I nuclei familiari con Isee inferiore ai 6mila euro sono del tutto esenti.
Per le famiglie con Isee fino a 7mila500 euro lo sconto sulla Tari è del 50%.
Per le famiglie con Isee fino a 9mila euro lo sconto sulla Tari è del 30%.
Possono beneficiare del bonus tari anche i titolari del reddito e della pensione di cittadinanza.
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