A un anno dall’incidente in handbike, le condizioni del campione paralimpico sono ormai stabili.
La moglie Daniela, che gli è rimasta accanto per tutto questo tempo insieme al figlio Niccolò, ha raccontato gli ultimi progressi di Alex e le sfide che ancora lo aspettano.
L’incidente a Siena
Era il 19 giugno scorso quando Alex Zanardi, campione paralimpico ed ex pilota di Formula 1, rimase vittima di un terribile incidente in handbike.
Zanardi stava partecipando ad una gara di solidarietà, quando perse il controllo della sua handbike, finendo per schiantarsi contro un camion, che viaggiava in direzione opposta.
Zanardi venne trasferito in gravissime condizioni all’ospedale Le Scotte di Siena, dove è stato sottoposto a 3 operazioni chirurgiche.
Dopodiché il ricovero a Villa Beretta, centro specialistico di recupero e di riabilitazione in provincia di Lecco.
In quella clinica Zanardi è rimasto solo 3 giorni, visto che è stato poi trasferito all’ospedale San Raffaele di Milano, nel reparto di terapia sub-intensiva ed in seguito all’ospedale di Padova, dove si trova tuttora.
La perizia sulla handbike di Zanardi
La perizia del legale di Marco Ciacci sulla hanbike di Alex Zanardi, l’ex pilota di Formula 1 rimasto coinvolto in un terribile incidente lo scorso 19 giugno a Siena.
Marco Ciacci è il camionista 44enne che viaggiava in direzione opposta e contro il cui mezzo si scontrò la handbike dell’atleta paralimpico.
Nessun problema tecnico alla handbike, né al manto stradale: l’ex pilota di Formula 1 viaggiava ad una velocità di 50 chilometri orari.
La perizia della procura e quella della difesa del camionista concordano: il campione perse il controllo della bici in una curva e le condizioni dell’asfalto non erano così gravi da provocare un incidente di tale portata.
La handbike ed il camion procedevano a velocità consentita. Nello specifico, quella del mezzo che si scontrò con il campione era di 30 Km/h.
Secondo la ricostruzione dell’incidente, quando Zanardi vide il camion sopraggiungere in direzione opposta, cercò di virare verso destra, ma si sarebbe generato un testa coda, che provocò poi il drammatico impatto.
La consulenza tecnica della Procura di Siena
Il perito della Procura di Siena ha accertato che il tir guidato da Marco Ciacci avrebbe leggermente invaso la corsia opposta.
Un’invasione che, comunque, non è stata la causa della virata della handbike verso destra.
Una sterzata costata cara a Zanardi: il campione, infatti, perse il controllo della handbike, impattando sulla ruota anteriore del camion che viaggiava in direzione opposta.
“LA POSIZIONE DEL TIR È FISIOLOGICA PER QUEL TIPO DI MEZZO E PER QUELLA STRADA E NON È QUELLA CHE HA CAUSATO L’INCIDENTE”
ha ribadito il legale dell’autista.
Un’idea su cui sarebbe concorde anche il consulente della Procura, mentre di diverso avviso è il tecnico della famiglia Zanardi, secondo cui il campione avrebbe virato a destra proprio per evitare l’impatto con il tir.
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La moglie Daniela rompe il silenzio
“Le condizioni di Alex sono essenzialmente stabili. Riesce a comunicare con noi, ma non è ancora in grado di parlare. Dopo molto tempo in coma, le corde vocali hanno bisogno di recuperare la loro elasticità. Questo è possibile solo con esercizio e terapia”
ha spiegato in un’intervista a Bmw, Daniela Manni, moglie del campione paralimpico, che insieme al figlio Niccolò gli è sempre rimasta accanto.
“Si tratta di un lungo percorso e una grande sfida. Non posso prevedere quando Alex possa tornare a casa”
ha concluso Daniela, che ha anche ringraziato tutte le persone, addetti ai lavori e non, che in questi lunghi mesi non hanno mai mancato di far sentire la loro vicinanza al campione.