Ecco tutto quello che siamo riusciti a scoprire sull’attesissimo Contributo a fondo perduto alternativo, pensato per i cittadini.
Approfondiamo i dettagli di uno dei contributi che i cittadini italiani stanno attendendo da più tempo.
Ecco tutto quello che dovreste sapere al riguardo!
Contributo a fondo perduto alternativo: disponibili tre tipologie
L’Agenzia delle Entrate annuncia la disponibilità di tre nuove tipologie di contributi.
Il primo è il Contributo Sostegni bis automatico, che è riconosciuto a chi ha già beneficiato del contributo a fondo perduto “Sostegni”.
Consiste in una somma di importo pari al contributo Sostegni già percepito ed è erogato automaticamente dall’Agenzia delle entrate senza necessità di presentare istanza.
Il secondo è il Contributo Sostegni bis attività stagionali e viene
riconosciuto a chi ha percepito il 30% di compensi tra la media mensile del fatturato e corrispettivi del periodo
1° aprile 2019 – 31 marzo 2020 e quella del periodo 1° aprile 2020 – 31 marzo 2021.
Il terzo contributo a fondo perduto è il Contributo Sostegni bis
perequativo ed è commisurato alla differenza del risultato economico d’esercizio relativo all’anno di imposta 2020 rispetto a quello relativo all’anno di imposta 2019.
Dove ed entro quando inviare le istanze
Per quanto riguarda l’invio telematico delle istanze, è dal 5 luglio che è possibile inoltrarle attraverso l’area riservata del portale «Fatture e corrispettivi» del sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.
Per quanto riguarda l’invio dai canali telematici di Entratel e di Fisconline, ad esempio, bisognerà attendere il 7 luglio.
L’invio delle istanze sarà consentito solo fino al 2 settembre 2021. In caso di errore sarà possibile presentare un’istanza sostitutiva della precedente sempre non oltre il termine ultimo del 2 settembre.
Tutte le regole elencate sono state disposte dal provvedimento 175776/2021 delle Entrate di venerdì 2 luglio, che ha previsto modalità e termini con i quali presentare la richiesta del contributo a fondo perduto “alternativo” a quello del primo decreto Sostegni (Dl 41/2021).
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