Per poter circolare con un qualsiasi veicolo a motore occorre stipulare un contratto RC Auto (Responsabilità Civile Autoveicoli).
Si tratta di un obbligo che è attualmente disciplinato dall’articolo 193 del Codice della Strada.
Parliamo di quella copertura emessa da una compagnia assicurativa che, a seguito del pagamento di una somma di denaro (chiamato premio) da parte dell’assicurato, si impegna al risarcimento di eventuali danni verso terzi dalla circolazione del mezzo.
Per altro in caso di vendita, rottamazione o furto del mezzo, avremo la possibilità di chiudere il contratto e ottenere dalla compagnia il rimborso della parte di premio pagata ma non goduta per cessazione del rischio.
Rimborsi RC auto
Ora però a causa del lockdown la quota sinistri per le assicurazioni è di molto calata. Tanto che d oggi si parla di un risparmio di 2,3 miliardi di euro. Della cifra complessiva dei ristori alla data attuale solo una parte è stata consegnata, circa 348 milioni su 811 milioni promessi.
La promessa di rimborso fu espressa nel giugno 2020 da quello che era il presidente Ivass, Daniele Franco, attuale ministro dell’Economia, il quale promise ristori sulle polizze Rc auto per 811 milioni di euro.
Nel corso del 2021 agli utenti che lo richiedono sarà possibile avere accesso a questi fondi, previa la presentazione della relativa domanda e rispettando determinate categorie. Vediamo come poter ottenere i rimborsi per le polizze Rc auto.
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Ristori RC auto
Il lockdown ha permesso alle compagnie assicurative di fare aumentare di molto i loro utili. Si tratta di una possibilità derivata dall’aver comunque incassato i premi ma senza per contro aver speso del denaro per liquidare i sinistri.
Accantonata la via della denuncia nei confronti dell’agenzia assicurative per appropriazione indebita, una via possibile è quella di chiedere alla propria compagnia di ottenere uno sconto sulle future polizze.
Un modo equo di compensare il guadagno che queste hanno avuto.
Se alla nostra richiesta ci venisse opposto un rifiuto, una buona alternativa è quella di cambiare compagnia, d’altra parte l’obbligo di disdetta non è più vigente e si è liberi di stipulare un contratto con altra compagnia.