La mamma ha raccontato della sua ultima straziante conversazione con la piccola: scopriamo cosa si sono dette.
Kayleigh Owens ha rivelato che sua figlia Milly-Sue Pendleton amava disegnare e vestirsi come i suoi personaggi anime preferiti.
Una bambina sempre premurosa e unica, così la ricorda la mamma.
La terribile vicenda
La drammatica tragedia è avvenuta intorno alle 22.30 nella notte tra il 13 e il 14 giugno.
La mamma aveva appena messo a letto il figlio Dante, cinque anni, che condivideva la stanza con Milly-Sue, la bimba di 11 anni morta nel suo lettino.
Appena Kayleigh si è alzata la mattina, si è diretta verso la stanza di sua figlia per svegliarla per la scuola.
Proprio in quel momento ha visto che non si muoveva così ha iniziato a gridare il suo nome, mentre il suo compagno ha chiamato immediatamente un’ambulanza e ha fatto la RCP:
“ Mio figlio Cameron ha sentito cosa stava succedendo e si è precipitato dentro, ha afferrato Dante e gli ha coperto gli occhi prima di portarlo fuori dalla stanza.
Purtroppo quando sono arrivati i soccorsi, non c’è stato più nulla da fare, la piccola è deceduta.
La loro straziante conversazione finale
Kayleigh Owens ha rivelato che sua figlia amava disegnare e vestirsi come i suoi personaggi anime preferiti.
La giovane era premurosa e unica, l’ultima cosa che sua figlia le ha detto prima di morire è stata:
“Ti amo.”
Purtroppo ora è rimasto solamente un vuoto incolmabile.
La 36enne ha rivelato che lei e la sua famiglia è in attesa di risposte per la morte di Milly-Sue.
Inoltre ha raccontato che non riesce più a tornare nella stanza di sua figlia:
“Non ho ancora rimesso Dante nella sua stanza perché l’ho trovato così difficile da affrontare.
Ha aggiunto:
“Dante chiede sempre di lei, Cameron rimane un po’ più a lungo da suo padre la domenica perché è la parte più difficile della settimana quando lei non torna a casa. Continuo ad aspettare che entri dalla porta dopo essere tornata a casa da scuola.”
Una sofferenza insuperabile, tutti quelli che conoscevano Milly-Sue sono distrutti dal dolore.
Tantissime persone hanno fatto una donazione per sostenere la famiglia.
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