La donna ha dovuto affrontare una decisione davvero straziante, ma non ha rimpianti, anche se ciò che ha fatto è stato davvero difficile.
Scopriamo la storia di Becky Turner, una donna e mamma super coraggiosa.
La storia di Becky Turner
La storia di Becky è davvero molto difficile, tutto è iniziato quando era incinta di circa 18 settimane ed iniziò ad avere problemi al piede, a causa di un’infezione che le era entrata nelle ossa.
La donna è nata con la Spina Bifida, una patologia in cui la colonna vertebrale e il midollo spinale non si sviluppano correttamente nell’utero e causano uno spazio vuoto nella colonna vertebrale.
Becky, 32 anni, di Swansea, ha detto di essere stata costretta a scegliere tra salvare la sua gamba o il suo bambino.
Fortunatamente non ci sono state complicazioni aggiuntive alla gravidanza, anche se la gamba ci ha messo un bel po’ per guarire del tutto:
“È stato piuttosto difficile dopo l’amputazione. Mio marito, Richard, ha dovuto prendersi 10 mesi di ferie non retribuite per assumere il mio ruolo in casa e per prendersi cura di me.”
Becky ha aggiunto che era un periodo in cui non si sentiva affatto bene, soprattutto emotivamente, dato che era costretta a stare sulla sedia a rotelle e non poteva fare le cose da neomamma.
Cinque mesi dopo la nascita della piccola Caitlyn, che ora ha sette anni, la coraggiosa donna è stata in grado di portarla a fare una passeggiata per la prima volta:
“È stata la sensazione migliore di sempre”
A distanza di qualche anno, rivela che è stata la decisione migliore, dato che il suo piede era già a rischio:
“È stato più un sollievo perché ha posto fine a tutti gli appuntamenti, le infezioni e non essere in grado di essere la migliore mamma”.
Becky, la sua vita oggi
Becky è stata visitata da un chirurgo plastico che è stato “brillante” e le recenti restrizioni al Covid le hanno permesso di concentrarsi sulle questioni familiari, sui suoi tre figli e sulla figliastra.
Successivamente, a gennaio è stata operata perché c’erano complicazioni al moncherino e mentre era lì ha anche contratto il Covid.
Un periodo davvero molto difficile, perché era sempre molto stanca, ma grazie a quei momenti è riuscita a mettersi in contatto con AmpCamp Kids, un’organizzazione benefica che sostiene i bambini amputati.
A breve, la 32enne, insieme a circa 40 membri della famiglia, scalerà Pen-y-Fan per raccogliere fondi per l’organizzazione benefica per inviare sei bambini amputati e le loro famiglie in una vacanza irripetibile a Tenerife:
“Volevo solo fare qualcosa per spingere me stesso e per aiutare le altre persone. Sono nervoso per la salita, ma anche se dovessi fermarmi un milione di volte, arriverò in cima”.
Becky si è dimostrata una vera forza della natura, una donna da ammirare.
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