Attimi di paura ad Avezzano dove un tabaccaio è stato aggredito da una signora che credeva di aver vinto al Gratta e Vinci.
Sembra essere un periodo davvero difficile questo per i tabaccai di tutta Italia. Ancora una volta, infatti, un tabacchi è stato suo malgrado protagonista di una controversia legata ad un biglietto del “Gratta e Vinci“. Il rivenditore, infatti, sarebbe stato aggredito da una 60enne, convinta che l’uomo, dopo aver controllato il suo biglietto, le abbia mentito. L’episodio, nello specifico, è accaduto lo scorso 16 ottobre ad Avezzano in provincia dell’Aquila.
La signora è stata influenzata dall’episodio del Gratta e Vinci vincente rubato a Napoli
La signora, convinta della propria vincita, non ci avrebbe visto più dopo che l’uomo ha controllato il biglietto e avrebbe iniziato ad attaccare il tabaccaio. La 60enne, come ha raccontato lei stessa ad AbruzzoLive, è stata influenzata dal recente episodio accaduto a Napoli dove un rivenditore sarebbe fuggito con il montepremi, pari circa a 500mila euro, di un’anziana. Per evitare una nuova “fuga col bottino”, quindi, la donna ha pensato bene di minacciare prima e arrivare alle mani dopo.
Non solo però, anche a Roma impazza l’isteria da Gratta e Vinci. Qui un’altra donna, anch’essa 60enne, avrebbe tentato di incassare un biglietto taroccato il quale riportava una vincita pari a 500mila euro. Fortunatamente la donna è stata fermata e condannata dal Tribunale per truffa. In questo caso l’episodio risaliva a ben 4 anni fa ma ha trovato il suo epilogo solo negli ultimi giorni.
I legali della donna sono certi della sua buona fede
Per la signora, quindi, ci saranno 4 mesi di reclusione per truffa ai danni dello Stato e una multa da pagare pari a 120 euro. Non solo, per la donna ci sarà anche una condanna civile con Lotterie Nazionali che si è costituita parte civile nel processo allo scopo di proteggere il gioco pulito e tutelato. La signora in questione era di origini calabresi ma risiedeva a Verona. Durante una vacanza a Roma, dunque, ha provato a mettere in scena il suo presunto piano.
Gli avvocati della 60enne però sono certi della sua buona fede, ribadendo come la signora non avrebbe mai provato a riscuotere quel biglietto sapendo fosse falso. Nonostante queste giustificazioni però il processo sta andando avanti e solo il tempo ci dirà se la signora avrà avuto ragione o meno. Ad ogni modo, come detto in apertura, questo risulta un periodo particolarmente infelice per giocare ai Gratta e Vinci.