Il bonus acqua potabile è un’agevolazione economica introdotta dalla Legge di Bilancio 2021, diventata operativa dal 17 giugno 2021. Ecco come richiedere il rimborso fino a 500 euro.
Il bonus acqua potabile è un’agevolazione riservata a chi acquista sistemi utili a migliorare la qualità dell’acqua potabile, sia in casa che in un’attività commerciale, imprenditoriale o professionale.
Il bonus acqua potabile prevede il riconoscimento di un credito d’imposta fino a 500 euro per l’acquisto di depuratori d’acqua nel proprio immobile ad uso residenziale.
Il bonus acqua potabile può essere utilizzato per l’acquisto e l’installazione di sistemi di mineralizzazione, filtraggio, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290.
Bonus acqua potabile: come funziona?
L’obiettivo del bonus acqua potabile è la riduzione dell’utilizzo di bottiglie di plastica destinate a contenere acqua. L’Enea si occupa di raccogliere i dati del reale impatto ambientale che questa misura comporta.
L’agevolazione fiscale viene riconosciuta attraverso un credito d’imposta pari al 50% della spesa sostenuta dal primo gennaio 2021 al 31 dicembre 2022 fino a un massimo di mille euro a immobile per i cittadini e un massimo di cinquemila euro per le attività commerciali e istituzionali.
Il credito d’imposta non viene considerato nel computo del reddito imponibile.
Bonus acqua potabile: quale percentuale del credito d’imposta è riconosciuta?
L’Agenzia delle Entrate calcola la percentuale realmente riconosciuta come credito d’imposta: attualmente è pari al 50% e potrebbe aumentare o diminuire in base all’importo complessivo di richieste inviate al Fisco.
Bonus acqua potabile: come ottenere il credito di imposta?
Il bonus acqua potabile viene riconosciuto comunicando all’Agenzia delle Entrate la spesa sostenuta entro il 28 febbraio dell’anno successivo.
Per richiedere il credito d’imposta la spesa deve essere documentata tramite fattura elettronica o documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale. È necessario pagare con mezzi tracciabili e non con denaro contante.
Per le spese sostenute fino al 16 giugno 2021 vengono considerati validi tutti i mezzi di pagamento.
Il bonus acqua potabile potrà esser utilizzato in compensazione per pagare altre imposte tramite il Modello F24, oppure può essere indicato nella dichiarazione dei redditi.
Tramite il Modello F24 il bonus acqua potabile potrà esser utilizzato in compensazione per pagare altre imposte oppure può essere indicato nella dichiarazione dei redditi.
Richiedendo il bonus per l’installazione di depuratori, è possibile inserire il credito d’imposta nella dichiarazione dei redditi.
Come richiedere il bonus acqua potabile?
Si deve presentare all’Agenzia delle Entrate il modulo di “comunicazione delle spese per il miglioramento dell’acqua potabile” per le spese sostenute nel 2021.
Una volta presentata la comunicazione, l’Agenzia delle Entrate entro 5 giorni rilascia una ricevuta che attesta la presa in carico o il rifiuto, con l’indicazione delle relative motivazioni.