Può capitare che il nostro animale domestico (cane o gatto che sia) o da un animale da cortile possa cagionare un incidente stradale. Cosa succede se l’incidente stradale è causato da un animale domestico?
Chi percorre le strade di campagna, di montagna o comunque strade in periferia lontane dal centro storico e dalle città può incontrare lungo il percorso un animale selvatico, un animale da cortile o un animale domestico.
Cani, gatti, galli, maialini, pecore, uccelli, mucche, cavalli, daini, cinghiali, etc. possono spuntare all’improvviso lungo il sentiero o lungo la strada che percorriamo in auto, in bicicletta o uno scooter.
Il fatto che l’animale spunti all’improvviso può cagionare un incidente stradale: di chi è la responsabilità? Cosa dice la normativa al riguardo? Scopriamolo in questa guida di Letto Quotidiano.
Animali da cortile: quali sono?
Il ritorno alla terra, al mondo agricolo e l’emigrazione dalla vita cittadina ha coinciso con il ritorno in voga degli animali da cortile. Gli animali da cortile sono gli animali di piccola taglia che accompagnano e che offrono un sostentamento per l’uomo.
Conigli, papere, anatre, cavalli, mucche, capre, anatre, maiali, galline, cani, gatti, uccelli, etc. sono tutti esempi di animali da cortile che possono vivere in recinto, in gabbia o in libertà. Possono essere allevati dall’uomo e possono offrire un sostentamento per l’uomo.
Tra gli animali da cortile più insoliti e considerati ornamentali che possono vivere in libertà o all’interno dei recinti ci sono il pavone e il tacchino, ma anche i fagiani, le quaglie e le pernici. Come i polli anche i pavoni possono essere allevati e tenuti in recinto o in libertà: richiedono almeno 25 metri quadrati per uccello. Deve essere assicurata un’alimentazione sana costituita da acqua fresca e cereali misti similmente a quella degli uccelli da caccia.
Per assicurare il buono stato di salute dell’animale da cortile è necessario seguire e leggere attentamente la normativa nazionale e quella comunale concernente la salute umana.
Animali domestici e da cortile: chi è responsabile?
L’articolo 2052 del Codice Civile recita:
«Il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall’animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito».
Dal tenore normativo si evince che è responsabile dell’animale domestico o dell’animale da cortile il proprietario che lo alleva, lo tiene in custodia e lo cura. L’unica eccezione riguarda il caso in cui l’animale scappi perché la recinzione viene distrutta per un forte temporale o per altro evento fortuito.
Animale domestico o da cortile: chi è responsabile dell’incidente stradale?
A rispondere al quesito è la sentenza del tribunale di Lecce: nella fattispecie ad essere coinvolto in un incidente stradale è un automobilista colto all’improvviso da una pecora sbucata lungo il percorso.
Secondo la stessa vittima dell’incidente stradale ad essere responsabile è il gestore della strada a causa dell’assenza della recinzione, che avrebbe potuto impedire l’attraversamento dell’animale da cortile.
Richiamando l’articolo 2052 del Codice civile sarebbe lo stesso proprietario della pecora smarrita ad essere il responsabile dell’incidente stradale, salvo la sussistenza del caso fortuito.