Nuovi rincari in arrivo: per le prossime settimane sono attesi aumenti del costo della materia prima luce e gas naturale. L’Arera, l’authority del settore, ha annunciato che la nuova stangata è dietro l’angolo.
In arrivo una nuova stangata delle bollette di luce e gas: i dati confermano il trend rialzista dei prezzi dell’energia e del gas nell’immediato futuro. Nel primo trimestre dell’anno 2022 sono previsti nuovi rincari: è il caso sovietico che detiene la produzione e distribuzione del gas naturale per tutto il Vecchio Continente. La situazione complessiva sui prezzi dell’energia è complessa e conseguenza diretta dell’incremento dei prezzi dell’oro nero che sono aumentati.
L’impennata dei prezzi dell’energia aumenta le tensioni tra i leader europei
Il picco senza precedenti dei prezzi dell’energia elettrica e del gas è al centro del dibattito tra i leader dell’UE. La maggior parte dei paesi ha già tagliato le tasse o approvato sussidi per aiutare le famiglie e le imprese, e ci sono pochi strumenti rimanenti che sono tecnicamente possibili e politicamente appetibili.
I leader dell’UE sono pronti a dare il via libera ai piani di salvataggio immediati da parte dei governi nazionali e si impegneranno a
“prendere rapidamente in considerazione misure a medio e lungo termine che garantiscano energia a un prezzo accessibile per famiglie e aziende”,
secondo la versione aggiornata del comunicato del vertice visto da Bloomberg News.
C’è il reale rischio che le bollette dell’elettricità subiscano aumenti a due cifre. Il governo greco ha stimato che la crisi economica costerà ai consumatori ulteriori 100 miliardi di euro (117 miliardi di dollari) nella stagione invernale 2021-2022 e insieme a Francia, Spagna, Romania e Repubblica Ceca ha chiesto nuove misure, tra cui acquisti congiunti di gas naturale e una revisione dei mercati dell’energia. La crisi energetica giunge in un momento di aumento della domanda legata alla ripresa e di offerta limitata da Russia e Norvegia, i due maggiori fornitori europei di gas naturale.
Rincaro bollette energia elettrica e gas: servono misure urgenti
Le tensioni sui prezzi delle materie prime, in particolare del gas naturale, avranno conseguenze dirette sulle bollette. Si tratta di tensioni che, secondo le stime, perdureranno nel tempo per almeno due trimestri. È quanto annunciato dal Direttore Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento di Terna Francesco Del Pizzo in sede di audizione al Senato sul Decreto concernente
«le misure urgenti per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale».
Per tutto il 2022 il prezzo del gas naturale sarà oltre i 40 euro/MWh, ma scenderà verso i 30 euro/MWh solo nel 2023. Lo choc energetico interessa non solo le famiglie e i piccoli esercenti commerciali, ma anche le aziende. A tuonare contro i rincari è Confindustria e l’Ance. Terna ha suggerito la necessità di un programma di investimenti in fonti di energia rinnovabile, che potrà essere reso possibile solo se accompagnato da una semplificazione autorizzativa.