Sono tanti i prodotti che possiamo associare all’autunno, ma pochi suscitano tanta nostalgia quanto le castagne. Ma con la buccia che fare?
Della bontà della castagna, questo prezioso frutto autunnale sappiamo tutto o quasi, a cosa fa bene e come cuocerla e inserirla nella nostra dieta. Ma cosa sappiamo della parte che “scartiamo” in quanto non commestibile?
La doppia vita delle Castagne: concime naturale
Sono quasi un’icona di questa stagione bucolica, quando i boschi si tingono di colori, la terra si ricopre di foglie e funghi. Questi inconfondibili frutti sono stati così importanti per secoli nell’economia e nella cultura di molte regioni del nostro Paese.
Oggi il castagno non è più un prodotto basilare di sopravvivenza come lo era per secoli in molte regioni montuose e boschive, ma continua ad avere una grande tradizione e importanza culturale e sociale.
La sua stagione inizia con le giornate autunnali in pieno splendore , quando il freddo trasforma il paesaggio, ma il suo consumo durerà fino alla fine dell’inverno.
L’aroma delle caldarroste ha qualcosa di magico e confortante, ma in cucina si può ricavarne da loro ancora molto di più, perfino dalla coriacea buccia marrone.
Perché conservare le bucce
Per riciclare le bucce delle castagne e utilizzarle come concime naturale, dovrete romperle in piccoli pezzi e metterle nel terriccio intorno alle vostre piante. Questa operazione consentirà alle piante, con la loro decomposizione, di riceverà azoto e magnesio.
Se avete in casa il camino, potete mettere la buccia delle castagne a bruciare al suo interno, quando si trasformerà cenere insieme alla legna che brucia si trasformerà in un ottimo fertilizzante per le piante.
Secondo il tipo della pianta che volete nutrire è possibile che dobbiate aggiungere qualche altro tipo di nutrimento, che miscelato alla cenere spargerete intorno alla pianta per nutrirla.
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Le bucce delle castagne possono essere inserite anche sul fondo del vaso, su cui aggiungerete il terriccio più adatto alla pianta che deve ospitare il vaso. Questo fornirà un ulteriore vantaggio fornendo un drenaggio naturale dell’acqua che così non ristagnerà, creando un umidità malsana alla pianta.