L’inviato Max Laudadio di “Striscia la Notizia” in onda su Canale 5 ha fatto una curiosa scoperta sulla Tachipirina.
In Italia, il prezzo del paracetamolo è molto più elevato rispetto agli altri Paesi europei. L’Aifa ha chiesto un anno di tempo per abbassarlo. Succede solo nel nostro Paese.
L’inviato del programma preserale di Canale 5 ha indagato sul prezzo di questo farmaco. Ecco i dettagli delle indagini.
Tachipirina: il prezzo italiano del paracetamolo a confronto con altri Paesi europei
Max Laudadio di Striscia la Notizia ha spiegato che la troupe si è presentata in 4 farmacie scelte a caso per acquistare confezioni di paracetamolo 500 mg da 20 compresse l’una. Lo scopo era stimare la media del prezzo di ogni singola compressa.
Dal test è risultato che, in Italia, il costo medio del paracetamolo è di 4,20 euro a confezione (pari a 0,210 euro a compressa). Quanto costa negli altri Paesi europei?
In Svizzera, una confezione di Tachipirina da 16 compresse costa 2,45 franchi (pari a 0,145 euro a compressa): praticamente il 44% in meno rispetto al nostro Paese.
Il prezzo di una singola compressa, in Germania, è di 0,089 euro (il 135% in meno rispetto all’Italia).
In Francia, una confezione di paracetamolo costa 2,18 euro (0,136 euro a compressa), ovvero il 54% in meno rispetto al prezzo italiano.
In altri Paesi, il confronto si fa ancora più assurdo: il 262% in meno nel Regno Unito, il 536% in meno in Spagna, in Albania arriva a costare il 900% in meno rispetto all’Italia.
Striscia la Notizia interroga l’Aifa
Max Laudadio ha portato i risultati della ‘scoperta’ al membro dell’Aifa (Associazione Italiana del Farmaco) Francesco Trotta.
Da Trotta ha ricevuto questa risposta:
“Abbiamo confezionamenti standard come numero di compresse cioè 16 o 20. Non vendiamo scatole da 50 per motivi di sicurezza”.
Non è sembrata una risposta esauriente visto che Laudadio ha controbattuto:
“Che deterrente è fare confezioni da 20 compresse per evitare sovradosaggi se il paracetamolo si compra senza ricetta?”.
A quel punto, Francesco Trotta ha promesso:
“entro la fine dell’anno prossimo, ci sarà un confronto con le aziende”.
Il tg satirico, molto probabilmente, si starà chiedendo se un anno non sia troppo per modificare un prezzo a favore dei consumatori.