Entro la fine di questo secolo, in estate il ghiaccio marino artico potrebbe scomparire. Tutto questo, secondo gli scienziati, porterebbe all’imminente estinzione degli orsi polari ed altre specie la cui sopravvivenza dipende dal ghiaccio.
Dalla costa occidentale dell’arcipelago artico canadese alla costa settentrionale della Groenlandia, esiste una regione che copre un’area di oltre un milione di km quadrati. Questa regione, nota come “l’ultimo rifugio di ghiaccio” custodisce il ghiaccio artico più spesso ed antico.
Cosa resterà delle regioni di ghiaccio?
Artico: l’imminente estinzione degli orsi polari, possibili scenari
Quando è stato coniato il termine “l’ultimo rifugio di ghiaccio” per la regione più antica (spessa 4 metri) dell’artico, gli scienziati non avrebbero mai pensato che potesse un giorno scomparire.
Oggi, a causa del surriscaldamento globale legato ai cambiamenti climatici, lo scenario è drammatico: entro il 2050, il ghiaccio marino artico si assottiglierà drasticamente fino a scomparire.
I più ottimisti prevedono che, riducendo le emissioni di carbonio per evitare il peggio, nella regione potrebbe mantenersi una porzione limitata di ghiaccio.
Secondo lo scenario peggiore, in vista di un costante aumento delle emissioni, il ghiaccio, insieme ad orsi polari e foche che lo abitano, potrebbe scomparire entro il 2100.
Dati NSIDC
Il National Snow and Ice Data Center (NSIDC) riporta alcuni dati.
Ogni anno, la copertura di ghiaccio marino artico cresce (in autunno/inverno) e si restringe (alla fine dell’estate). A causa del riscaldamento dell’atmosfera dovuto all’anidride carbonica ed altri gas serra l’estensione del ghiaccio marino, negli ultimi 15 anni, ha registrato limiti sempre più bassi.
Anche la quantità di ghiaccio artico più spesso e antico è ai minimi storici, secondo i rilevamenti satellitari: è circa un quarto del totale rispetto a 40 anni fa.
Questa riduzione della copertura di ghiaccio potrebbe essere fatale per gli animali dell’ecosistema (orsi polari, balene dalla testa bianca, foche, narvali, pesci, piccoli crostacei, alghe fotosintetiche).
Orsi polari destinati a diventare ibridi?
Un rapido cambiamento dell’habitat potrebbe portare all’imminente estinzione degli orsi polari. In alternativa, potrebbero verificarsi accoppiamenti con orsi grizzly. Questi ultimi si spostano verso nord mentre il clima si riscalda. Attraverso questo processo di avvicinamento delle due specie, si ipotizza che gli orsi polari potrebbero essere sostituiti nel corso del tempo con orsi ibridi.
Se le emissioni di CO2 dovessero aumentare, il ghiaccio ed il suo ecosistema potrebbero scomparire definitivamente. E’ questo lo scenario più terribile.
Secondo i ricercatori, pesci ed alghe fotosintetici dal Nord Atlantico potrebbero spostarsi a nord. Il nuovo habitat potrebbe, però, non risultare sufficientemente stabile da far sopravvivere questi organismi tutto l’anno, soprattutto nel corso del lungo inverno artico.