Modifiche in arrivo per il Superbonus 110% nel 2022 rispetto al testo approdato il 26 ottobre alla Camera.
Cambiano le regole sull’agevolazione fiscale; la più importante riguarda il ritorno dell’opzione di cessione del credito.
Al fine di evitare frodi per fatture ‘gonfiate’ viene stabilito un listino dei prezzi relativo agli interventi detraibili. L’Agenzia delle Entrate effettuerà controlli: in caso di irregolarità, potrà sospendere l’erogazione del credito per 30 giorni.
Superbonus 110% nel 2022: scadenze
Il Superbonus 110% sarà prorogato fino al 2023 per gli interventi sui condomini, alloggi popolari (Ater) ed abitazioni plurifamiliari non appartenenti allo stesso individuo.
Per villette e abitazioni unifamiliari la misura sarà valida fino a 31 dicembre 2022 (si discuterà sulla condizione dell’ISEE inferiore ai 25mila euro).
Dal 2024 scatterà la riduzione dell’aliquota di detrazione del Superbonus: 70% per gli interventi del 2024, 65% per i lavori eseguiti nel 2025 (60% per i condomini).
Superbonus 110% nel 2022: come cambiano le regole
Nel 2021, è stata introdotta la Cilas per il numero dei lavori ammessi e scadenze del Superbonus 110%.
Per il 2022, allo scopo di evitare frodi per fatture ‘gonfiate’ sono stati predisposti nuovi modelli per comunicare la cessione del credito o lo sconto in fattura.
Vengono aggiunti due nuovi passaggi:
- obbligo del visto di conformità rilasciato dal patronato o da un commercialista:
- l’obbligo di asseverazione della congruità delle spese relative a tutti gli interventi.
Per le persone fisiche, la detrazione seguirà il principio del ‘criterio di cassa’ (secondo i lavori effettivamente pagati), mentre per le imprese seguirà il ‘criterio di competenza’ (sarà considerata la data di ultimazione dei lavori).
Cessione del credito e sconto in fattura più difficili da ottenere
Le due opzioni più convenienti previste per il Superbonus 110% (cessione del credito e sconto in fattura) sono state confermate ma secondo novità che rendono più difficili le richieste.
L’obbligo di munirsi dell’asseverazione sui costi è già in vigore.
In più, l’Agenzia delle Entrate può bloccare l’erogazione del credito fino a 30 giorni nel caso in cui riscontrasse fatture ‘gonfiate’ con costi superiori alla media. Per favorire i controlli anti-frode da parte dell’AdE, è stato istituito un listino prezzi sul costo degli interventi ammessi dal Superbonus 110% già considerato dal decreto Mise del 6 agosto 2020.