Dal prossimo anno, arriverà la mazzata per alcuni pensionati, una vera e propria batosta INPS. Si rischiano pensioni dimezzate nel 2022, non per tutti ma per alcuni titolari di pensione e in determinate circostanze.
Certe prestazioni economiche di tipo assistenziale sono legate al reddito oppure a particolari eventi che possono verificarsi nella vita. Per mantenere il diritto al pagamento, è obbligatorio presentare moduli appositi all’INPS per dimostrare di possedere i relativi requisiti. In caso di limitazioni o anomalie rispetto alle disposizioni della normativa, il pensionato può subire tagli sull’importo mensile dell’assegno.
Chi e quando si rischia la pensione dimezzata nel 2022? Quali regole bisogna rispettare?
Batosta INPS: quali pensioni possono essere dimezzate nel 2022?
Una volta raggiunta l’età pensionabile, alcune persone che non posseggono i contributi necessari per accedere alla pensione di vecchiaia e che hanno un reddito basso possono ottenere la pensione senza contributi. Si tratta dell’assegno sociale, così chiamato in quanto è una forma di tutela sociale: viene regolamentato dalla Legge n. 335/1995 e fa parte delle cinque tipologie di pensione accessibili per le casalinghe senza contributi.
Nel 2021, l’assegno sociale è pari a 460,28 euro mensili e viene concesso in base a determinati requisiti reddituali ed altre eventuali circostanze.
Se il beneficiario della pensione sociale viene ricoverato cosa accade?
Qualora la retta sia interamente a carico dello Stato, l’assegno sociale viene dimezzato, subisce un taglio del 50%.
Se la retta versata dal pensionato (o dai familiari) è pari a meno della metà dell’assegno, l’importo diminuisce di un quarto.
Infine, se l’ammontare della retta prevede una spesa superiore al 50% dell’assegno, il pensionato non subisce alcun taglio.
Pensione sociale: il Modello ACCAS/PS per la verifica dei ricoveri
Periodicamente, l’INPS verifica se durante l’anno il titolare della pensione sociale sia stato ricoverato per applicare eventuali riduzioni dell’assegno.
La verifica avviene tramite presentazione da parte del pensionato del Modello ACCAS/PS, appositamente pensato per accertare i requisiti per l’assegno o pensione sociale.
Salvo eventuali proroghe, la prossima consegna di questo modulo è stata fissata al 28 febbraio 2022.
Qualora la dichiarazione dovesse riportare periodi di ricovero, l’INPS procederà con il taglio delle quote secondo quanto previsto dalla legge.