Le patate fanno parte di quegli alimenti sani che forniscono nutrienti benefici, ma vanno consumati senza correre alcun rischio.
Occorre guardarne bene l’aspetto, prestando molta attenzione a due elementi.
Patate nutrienti e benefici
Le patate non sono soltanto appetitose, ma anche più leggere di quanto si potrebbe pensare e davvero nutrienti. È duro immaginare la nostra cucina senza di esse.
Le patate, insieme al riso, rientrano in quella classe di alimenti che, cucinati in modi differenti, appagano la maggior parte delle persone. Le patata (Solanum tuberosum) sono la coltura numero uno n mondo in quanto cresce in diversi climi, questo fa si che mantenga il suo prezzo contenuto.
La pianta è una Solanaceae, come il peperone o il pomodoro. Le sue foglie sono produttrici di amido, che si muove verso gli steli sotterranei e si accumula per costituire i tuberi.
Con un terreno umido e ricco di sostanze nutritive, una pianta può produrre circa 20 patate, che arrivano a pesare fino a 300 grammi. Nel momento in cui le foglie e gli steli appassiscono, i tuberi si distaccano e da ogni tubero possono svilupparsi da due a dieci germogli (gli “occhi”) di nuove piante.
A cosa fare attenzione prima di consumarle
Anche per le patate, per mangiarle in modo sicuro, si consiglia di prestare attenzione al loro aspetto, prestando particolare attenzione a due elementi: che non presentino aree verdi e che non abbiano germogli.
Sono due i tipi di componenti chimici ritenuti responsabili di questi potenziali pericoli: la solanina e l’acrilammide.
In generale, le patate vendute sono in buone condizioni. I problemi tendono a sorgere se non vengono conservate correttamente. Le parti verdi che a volte appaiono sulle patate non sono dovute, come si tende a credere, al fatto che sono molto acerbe.
Significa che sono state esposte alla luce e quindi hanno sviluppato della clorofilla, che ha conferito loro il colore verde. Tuttavia il vero problema non è la clorofilla, ma questa funge da prova della possibile presenza di composti che sono tossici. Nello specifico si tratta di tossine naturali: la caconina e la solanina, che si formano anche con l’esposizione della patata alla luce.
Quindi, oltre a controllare l’acquisto delle patate che non devono avere aree verdi, dobbiamo assicurarci di conservarle in luoghi bui. Anche se le varietà coltivate oggi producono meno solanina rispetto al passato, è bene quando sbucciamo le patate rimuovere quello spesso strato verde.
Possiamo scoprire che nella patata è presente della solanina dal sapore, che se contenuta conferisce alle patate un sapore amaro. Consumare un piatto generoso di patate con queste caratteristiche può causare sintomi gastrointestinali, si possono verificare diarrea, mal di stomaco, vomito ed anche febbre.