Molti di noi in casa, relegato in un cassetto, conservano un vecchio telefonino, ricordo di un epoca neanche poi tanto lontana.
A guardarli ora questi “vecchi cimeli” viene quasi tenerezza, non è molto lontano il giorno in cui ne facevamo uso.
Ora è un vecchio telefonino: Nokia 3310
Dei tanti modelli che sono apparsi sul mercato della comunicazione telefonica, un modello spicca su tutti il Nokia 3310, frutto dell’ingegno della nota multinazionale finlandese.
Il lancio dei quello che era nato il fenomeno culturale, visto come status symbol, avvenne il 31 settembre del 2000, la promessa connettere le persone in in ogni momento, è cosi è stato.
Non ha caso il suo slogan di lancio era ” Connecting People”, di questo modello ne sono stati venduti ben 126 milioni, fino al momento del suo ritiro dal mercato nel 2005 perché obsoleto.
L’estetica di questo vecchio telefonino era atipica, se paragonato a quelli in commercio, la casa lo aveva concepito con una forma alquanto smussata e arrotondata. I suoi competitor di allora erano per lo più neri, rettangolari e dotati di antenne esterne alquanto scomode.
Il Nokia 3310 si è presentato fin da subito un oggetto maneggevole e comodo, con in più un’antenna integrata.
Quasi invulnerabile resisteva agli urti dell’innumerevoli cadute cui poteva essere sottoposto. Alcune delle particolarità fecero di lui un oggetto popolare e ambito. Tra queste il compositore di melodie monofoniche personalizzabili, oltre ovviamente la possibilità dei videogiochi killer app come il noto Snake.
Un cellulare vintage
Considerato ormai quasi un pezzo da collezionista, questo vecchio telefonino era venduto in lire. Infatti appena due anni dopo faceva il suo ingresso l’€uro, esattamente il 1° gennaio del 2002.
Il cellulare Nokia 3310, che aveva la scocca esterna del telefono intercambiabile e personalizzabile, era disponibile in molti e diversi colori e combinazioni, si poteva acquistare intorno alle 300 mila lire.
Oggi i Nokia 3310 che sono in buone condizioni possono arrivare a valere fino a 250€ su diversi siti di aste online, un ricordo per i nostalgici di quello che è stato visto come il “primo vero cellulare”.