Forno ventilato o statico? Questo interrogativo riguarda tutti noi: sia i cuochi alle prime armi che gli chef più esperti che si dedicano a nuove ricette.
La risposta non è una sola, tuttavia dobbiamo imparare a distinguere tra i due metodi di cottura, per poter optare per quello migliore in ogni caso.
Come scegliere tra forno ventilato o statico
Nello sciogliere il dilemma il lato essenziale sta nel fatto che il forno che scegliamo deve garantire la cottura in entrambi i modi. Partiamo dalla base per comprendere che diversi tipi di calore possiamo avere dal nostro forno.
Per essere sicuri che i nostri alimenti siano cotti nel modo corretto è necessario riconoscere quale differenza intercorre tra un forno statico e uno ventilato per cui con la ventola.
All’interno del ventilato il cibo cuoce in modo uniforme, grazie al flusso d’aria che viene distribuito in maniera uniforme all’interno della cavità.
Per contro quando siamo n presenza di un forno statico, questo produrrà il calore in modo laterale o verticale. A prescindere dalla loro scelta di cottura, bisogna essere consapevoli che la temperatura tra i due metodi si differenzia di 20º: 180º in quello statico equivalgono a 160º di uno ventilato.
In che modo la cottura influisce sui nostri piatti?
In quali casi è meglio il forno ventilato
Questa tipologia di cottura può arrivare in soccorso quando devono essere cucinati una grande quantità di cibo nello stesso tempo in quanto, il calore circola in tutta la cavità all’interno.
In quali casi usare quello statico
Nel caso in cui viene richiesta una cottura più delicata e di cibi che devono rimanere più asciutti all’interno. Per esempio per quelli che richiedono una cottura che aiuti a “crescere”, è indicato l’uso di quello statico.
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