L’Inps rivaluta gli assegni delle pensioni che nel 2022 saranno più ricche per l’inflazione, tuttavia i rialzi non saranno subito visibili.
Il risultato che ci si aspetta dovrebbe essere mediamente di circa 178 euro.
Previsti aumenti delle pensioni
Previsto l’aumento delle pensioni nel 2022 grazie a due fattori: il taglio dell’Irpef, che riguarderà non solo i lavoratori dipendenti, ma anche gli autonomi, e all’inflazione che cresce di più.
L’annuncio delle ultime settimane, vede concretizzarsi con l’arrivo del nuovo anno un aumento delle pensioni, dunque tutti i pensionati, potranno vedere aumentare la propria pensione, anche se gli aumenti varieranno in base alla fascia di reddito.
“Al fine di assicurare il rinnovo delle pensioni in tempo utile per l’anno 2022 e rendere possibile la prima liquidazione delle pensioni con decorrenza gennaio 2022 l’Istituto ha utilizzato l’indice di perequazione disponibile al 15 ottobre 2021, come elaborato dal competente Coordinamento generale statistico attuariale, pari all’1,6%. Nel corso del primo trimestre dell’anno 2022 verrà effettuata l’elaborazione per la corresponsione delle differenze di perequazione, ove spettanti”.
In crescita nel 2022 fino a 700 euro
La notizia della rivalutazione dell’assegno della pensione è dovuto all’adeguamento al costo della vita, di fatto fermo all’inizio della pandemia.
Ma di quanto vedremo aumentare gli assegni pensionistici? Le variazioni dipendono dal reddito annuo: le pensioni medio-alte saranno quelle che vedranno un risparmio maggiore 697 euro all’anno per una pensione di 48 mila euro.
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Per le pensioni situate tra 40 mila e 60 mila euro si va dai 500 ai 700 euro. Quelle sotto i 18 mila euro siamo a 200 euro. Con una pensione da 24 mila euro di pensione l’aumento è di 132 euro.
Nel 2022 cambiano anche i metodi per l’uscita dal mondo del lavoro, che vedrà archiviata Quota 100, mentre è prevista l’entrata in vigore Quota 102, almeno per un anno, dove si potrà andare in pensione con 64 anni di età e 38 di contributi.