Cambiamento climatico: a rivelare quest’amara verità il risultato di uno studio condotto dal Copernicus Climate Change Service, il programma dell’Unione Europea che si occupa dei cambiamenti climatici.
Record in negativo anche per la concentrazione di metano e anidride carbonica nell’atmosfera, che sarebbero i primi responsabili del cambiamento climatico in atto.
Il cambiamento climatico raggiunge un nuovo record
Gli ultimi 7 anni sono stati i più caldi di sempre. A rivelarlo è il Copernicus Climate Change Service, lo studio condotto dal Copernicus Climate Change Service dell’Unione Europea, l’organo che monitora il cambiamento climatico e le relative conseguenze, grazie alle rilevazioni del sistema satellitare.
“Un promemoria del continuo aumento delle temperature globali e l’urgente necessità di agire”
ha spiegato Mauro Facchini, capo dell’Unità di Osservazione della Terra presso la Commissione europea.
Al momento lo scettro dell’anno più caldo resta nelle mani del 2016, ma l’anno appena trascorso è stato tra i 5 più caldi di sempre.
Come riferisce Rainews, infatti, la temperatura media registrata nel 2021 ha superato di 1,1/1,2 C quella registrata dal 1850 al 1900.
L’estate del 2021 è stata quella più calda di sempre, e la temperatura più alta si è registrata in Sicilia, quando il termometro ha sfiorato i 48,8 gradi.
During yesterday’s Annual Climate Summaries Press Conference, @CopernicusECMWF announced that
➡️The 2021 annual average temperature was 0.3°C above the temperature of the 1991-2020 reference period, and 1.1-1.2°C above the pre-industrial level of 1850-1900 pic.twitter.com/WeX5T9c2F1
— Copernicus EU (@CopernicusEU) January 11, 2022
Nel luglio 2021 si sono registrate piogge piuttosto consistente in Europa centro-occidentale. Le precipitazioni hanno dato origine a gravi esondazioni, soprattutto nell’area compresa tra Belgio, Lussemburgo e Germania. Tutto questo mentre il nostro Paese combatteva con afa e siccità.
L’aumento dei gas serra
Non solo temperature in aumento, negli ultimi anni abbiamo assistito ad un crescendo di gas serra, metano e anidride carbonica nello specifico.
È proprio questo incremento che provoca i maggiori danni a livello climatico.
Per quanto riguarda i gas serra, anche qui si è registrato un pericoloso incremento nell’anno che si è appena concluso: i livelli di anidride carbonica hanno toccato un altro record, attestandosi sulle 414 parti per milione. Il metano ha raggiunto quota 1876 parti per miliardo.
“Entrambi i tassi sono molto elevati rispetto ai tassi dei precedenti due decenni della raccolta dati satellitare, ma non si comprende del tutto perché questo avvenga”
si legge in una relazione del Copernicus.
Le emissioni di carbonio, conseguenza degli incendi divampati in Europa e Australia, sono ammontate a 1850 mega tonnellate.
I dati completi e definitivi verranno pubblicati dal Copernicus Atmosphere Monitoring Service nell’aprile di quest’anno.