pedofilia nella chiesa: nell’inchiesta dei presunti abusi avvenuti nell’arcidiocesi di Monaco di Baviera è coinvolto anche Papa Ratzinger, che ha respinto ogni accusa.
Il papa emerito non avrebbe adottato nessun provvedimento nei confronti dei 4 clericali accusati degli abusi. Le vittime sono perlopiù maschi dagli 8 ai 14 anni.
Sarebbero almeno 497 le vittime dei presunti abusi perpetrati dal clero di Monaco di Baviera, tra il 1945 e il 2019.
A riferirlo un rapporto sui casi di pedofilia, che parla di ben 235 religiosi coinvolti: 9 diaconi, 5 referenti pastorali, 173 preti e 48 addetti nell’ambito scolastico.
Scandalo pedofilia in Chiesa: accuse contro Papa Ratzinger
Stando al rapporto, il papa Joseph Ratzinger avrebbe commesso 4 errori quando ricopriva la carica di arcivescovo, quando, pur sapendo dei presunti casi di pedofilia, non avrebbe adottato nessun provvedimento nei confronti dei 4 religiosi accusati degli abusi.
Dal canto suo, come riferisce anche Tgcom24, Ratzinger ha respinto ogni accusa in una dichiarazione scritta. I legali del rapporto hanno definito le parole di Ratzinger “poco credibili”.
Le vittime dei presunti abusi sono perlopiù maschi dagli 8 ai 14 anni, che sarebbero stati abusati nell’arcidiocesi di Monaco.
Il cardinale Reihnard Marx si sarebbe macchiato di 2 errori durante il suo mandato religioso; tanto che si susseguono le voci di dimissioni da parte del religioso.
Proprio nel giugno dello scorso anno Reinhard Marx aveva presentato le sue dimissioni a Papa Bergoglio. Pubblicando anche una parte del contenuto della missiva inviata al Pontefice, parlando di una “catastrofe” nel mondo della chiesa.
“La Chiesa, con l’aiuto di Dio, sta portando avanti con ferma decisione l’impegno di rendere giustizia alle vittime degli abusi operati dai suoi membri, applicando con particolare attenzione e rigore la legislazione canonica prevista”
ha detto Papa Francesco durante l’assemblea plenaria.
Il Pontefice ha anche riferito di aver aggiornato le Norme sui delitti riservati alla Congregazione per la Dottrina della Fede, in modo tale da rendere più forte l’azione punitiva contro chi si macchia di queste colpe.
“Ciò non basta per arginare il fenomeno, ma costituisce un passo necessario per ristabilire la giustizia, riparare lo scandalo, emendare il reo”
ha concluso il papa.
Lo scorso anno Papa Francesco, riferendosi ad un’inchiesta similare a quella riguardante il clero tedesco, aveva espresso profonda vergogna, schierandosi dalla parte delle vittime degli abusi.
“Nel reiterare il senso di vergogna e il rimorso per gli abusi sui minori commessi da chierici, la Santa Sede assicura vicinanza a tutte le vittime e conferma la strada intrapresa per tutelare i più piccoli garantendo loro ambienti sicuri”
è il commento ufficiale della Santa Sede dopo il terremoto giudiziario che ha travolto la Chiesa tedesca.