Il rosmarino nella medicina tradizionale è stata associato per secoli al capacità di coltivare una buona memoria a lungo.
Organo principale del sistema nervoso, il cervello è presente sia negli esseri umani, che negli animali.
Gli stimoli sensoriali
Arrivano dal mondo esterno e sono tantissimi: sono gli stimoli, e sono captati dai recettori specifici dell’organo interessato. Ci sono stimoli che vengono elaborati a livello conscio, come nel caso della vista, dell’udito, del gusto, dell’olfatto o del tatto.
Ogni stimolo che viene catturato dai recettori dell’organo specifico diventa sensazione ed anche immagine. Una volta arrivato ai centri del nostro cervello, questo la legge, e una volta fatto suo lo memorizza e risponde secondo l’esigenza.
Rosmarino e memoria
Esistono diversi tipi di memoria, quella che fa capo ad un ricordo passato, come ad esempio le esperienze scolastiche. Abbiamo la memoria che riguarda il “tempo presente”, ovvero la memoria del minuto per minuto. Infine c’è la memoria futura ossia “ricordare di ricordare”.
La perdita della memoria può anche essere un sintomo tipico di alcune malattie, tra cui una malattia progressiva come il morbo di Alzheimer. La medicina in questi casi non ha molto da offrire, per quanto esistano farmaci per il trattamento della perdita di memoria, riferiti alla demenza, questi non sono molto efficaci, né sono in grado di migliorare la memoria in altri casi.
Il rosmarino è legato alla memoria da centinaia di anni, oltre ad essere usato in aromaterapia per ragioni simili come terapia alternativa. Le tradizionali terapie di guarigione hanno pochi effetti collaterali e inoltre sono gestibili autonomamente.
Olio di rosmarino – LettoQuotidiano.itDi questa pianta rustica usata come condimento per molti cibi, si è scoperto avere dei “composti nell’olio di rosmarino”, che potrebbero essere responsabili di miglioramenti nelle capacità della memoria.
Uno prende il nome di 1,8-cineolo, che sprigiona un aroma particolare e che può agire allo stesso modo dei farmaci autorizzati per curare la demenza. In sostanza causa l’aumento di un neurotrasmettitore chiamato acetilcolina.
Questo non significa che si deve passare il tempo ad annusare il rosmarino, ma vale la pena annusare un rametto di rosmarino almeno 10 minuti al giorno. In fondo perché non provare?