Cosenza: orrore in un’abitazione di Giovanni in Fiore, dove, da oltre un anno, andavano avanti abusi e violenze su due sorelle minorenni, una delle quali disabile.
Il tutto avveniva con il benestare dei genitori delle due vittime, che vendevano le loro figlie per pochi spiccioli. Questa mattina l’intervento dei carabinieri: l’uomo accusato degli abusi è finito in manette. La madre delle ragazze ai domiciliari, e per il padre è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Orrore a Cosenza
Una vicenda drammatica quella scoperta a San Giovanni in Fiore, piccolo paesino in provincia di Cosenza, dove, questa mattina, i carabinieri hanno tratto in arresto 3 persone.
Si tratta di due coniugi e di un terzo uomo, che, secondo le indagini, abusava da oltre un anno delle due figlie minori della coppia. Ad aggiungere orrore all’orrore anche la scoperta che una delle due vittime delle violenze è una ragazza disabile.
Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, in accordo con i genitori, il marito di 46 e la moglie di 48 anni, il 46enne di San Giovanni in Fiore si recava spesso nell’abitazione dove la coppia viveva con le figlie e lì abusava ripetutamente di loro.
Addirittura, i genitori gli lasciavano a disposizione una camera da letto, dove l’uomo dava sfogo ai suoi peggiori istinti, nei confronti delle due giovanissime.
Arrestate tre persone
Dopo aver consumato le sue violenze, il 46enne lasciava qualche soldo in camera, non più di pochi euro, che poi intascavano i genitori delle due ragazze.
Una vera e propria compravendita, alla quale i militari hanno messo fine dopo mesi d’intercettazioni e di controlli.
Questa mattina, al culmine delle prime indagini, l’uomo che avrebbe messo in atto le violenze è stato arrestato e condotto in carcere dai carabinieri di Cosenza.
Come riferisce Fanpage, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Cosenza ha disposto gli arresti domiciliari per la madre delle due sorelle e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti del padre.
Disposta anche la sospensione della potestà genitoriale per le due figlie della coppia.
I tre sono tutti accusati di concorso in violenza sessuale.
È plausibile che nelle prossime settimane le due giovanissime vittime saranno ascoltate per riferire la loro versione dei fatti e raccontare l’orrore vissuto sulla loro pelle per oltre un anno.
Per le loro testimonianze saranno affiancate da un team di psicologi nominati dalla Procura.