Nelle nuove regole, il green pass base, dal 1 febbraio potrebbe creare dei problemi in chi percepisce il reddito di cittadinanza.
Il 31 gennaio sarà l’ultima data utile per dare comunicazione all’Inps delle variazioni del patrimonio e della propria attività lavorativa.
Reddito di cittadinanza
Secondo le nuove normative, il green pass sarà richiesto anche per entrare nei pubblici uffici, quelli che maggiormente interessano coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza, sono i centri per l’impiego.
Per continuare a beneficiare del reddito di cittadinanza i richiedenti devono presentare la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) Isee aggiornata con i redditi del 2020. In mancanza della quale si rischia la perdita del diritto a beneficiare del sussidio.
Dopo la riforma del reddito di cittadinanza, attuata voluta dal governo Draghi, sono mutate delle regole che riguardano l’aiuto. Nell’intento del governo il voler tagliare fuori i furbetti del reddito e allo stesso tempo, porre maggiore attenzione sul collegamento con le politiche attive del lavoro.
Green pass
sarà necessario essere in possesso del green pass base, senza il quale è impedita l’entrata.
Si tratta della certificazione verde base, e per averla basta un tampone negativo, sia rapido che molecolare.
Occorre ribadire che si tratta di una regola valida solo per quelli che possono lavorare e sottoscrivono il Patto per il lavoro, questo requisito è obbligatorio se si vuole ricevere il sostegno.