Consumare pasta che contiene Deossinivalenolo in quantità superiore al consentito dalla legge è abbastanza preoccupante per i bambini, in quanto consumarla diventa pericoloso.
Molte delle paste che compriamo normalmente potrebbero essere vietate per i bambini. Questo può avvenire perché esistono delle micotossine molto diffuse al mondo è estremamente pericolose di nome Don (Deossinivalenolo), che dovrebbero essere evitate per i bambini.
Le normative in Italia per la pasta
La normativa relativa alla micotossine risulta essere molto complessa e in continua evoluzione, tuttavia la normativa limita 200 parti per bilione (ppb) per la pasta pediatrica e 750 parti per bilione (ppb), per la restante pasta.
Stando a quanto è emerso da una serie di analisi fatte da associazioni di produttori e da organismi di controllo, si è potuto verificare che un numero di paste vendute in Italia, presentano percentuali di questa tossina.
In alcune paste si è rilevato che sono al di sotto dei 750 ppb, quindi ammesse per legge, ma che superano le 200 ppb, e per tanto quelle paste sono ammesse per legge.
Tuttavia quelle stesse paste pur essendo ancora all’interno dei limiti di legge per gli adulti, non sarebbero idonee per il consumo per i bambini.
Nel 2020, tra tutte le marche analizzate 7 sono risultate positive ad alcuni test. Inoltre sono stati rilevati pesticidi che, pur entro i limiti di legge, li contenevano.
Dopo diversi studi si è dimostrato che mangiare alimenti che contengono pesticidi anche se in piccole quantità è dannoso per l’organismo.
Farine italiane e farine straniere
Per una serie di motivi non sono i grani italiani ad avere il problema delle micotossine, ma in particolare quelli che provengono per esempio dal Canada e dal Nord America ad avere questo problema.
Il glifosato ad esempio agisce in modo aggressivo sul sistema endocrino e sul fegato e rende più faticoso lo smaltimento delle tossine.
A parte prediligere la pasta fatta con grano italiano, visto che
buona parte del grano ricco di glifosato proviene dal Canada, meglio prediligere paste di provata serietà.
Tuttavia in alcuni casi non veniva usato grano italiano per produrre la pasta, buona parte è di origine ‘UE’ oppure ‘Non UE’.
Quindi quale soluzione possiamo attuare, visto che non siamo in grado di fare le analisi chimiche su ogni pacco di pasta che mangiamo? Una delle soluzioni possibili è di far consumare i nostri figli solo paste e pediatriche.
In questo caso si tratta di paste garantite al di sotto del limite di legge. Come possibile alternativa possiamo acquistare solo pasta fatta con grani italiani. In quel caso dovremmo essere statisticamente al sicuro, o quasi.