Il Marocco assiste col fiato sospeso alle operazioni di salvataggio del bambino bloccato ormai da 5 giorni in un pozzo, nei pressi di Tamrout.
Il piccolo Ryan stava giocando, quando i genitori si sono improvvisamente accorti della sua assenza. I soccorritori stanno scavando a mani nude per cercare di raggiungerlo. A separarli dal bambino mancano ormai soltanto 2 metri.
La caduta del piccolo Ryan nel pozzo
Stava giocando nelle campagne di Tamrout, in Marocco, quando improvvisamente la mamma si è accorta che non c’era più.
Così ha iniziato a cercarlo e ha capito che il suo bambino, il piccolo Ryan, era caduto in fondo al pozzo che suo marito aveva cercato di coprire con plastica e legno.
Quindi ha allertato i vicini, che hanno provato ad aiutare Wassima Kharchich, ma quando hanno capito che la situazione era più grave del previsto, sono scattati i soccorsi, con un dispiegamento di forze mai visto.
Sono ormai 5 giorni che il piccolo Ryan è caduto in fondo al pozzo. Le ultime notizie arrivate dal Messico dicono che restano soltanto due metri per arrivare fino a lui, ma la presenza di una roccia sta rendendo il lavoro più difficile ai soccorritori.
Il rischio è che possa crollargli addosso qualche frana, il che vorrebbe dire morte certa per il bambino.
Gli ultimi aggiornamenti
Intorno alle 7 di questa mattina gli è stata calata dell’acqua e del cibo, il bambino risponde, ma la temperatura è molto bassa, e Ryan rischia l’ipotermia.
È ormai una corsa disperata contro il tempo quella che gli uomini delle forze dell’ordine e volontari stanno portando avanti: ogni attimo è prezioso per salvare il bambino.
“Gli ho parlato via radio, ho sentito il suo respiro, respira a fatica, ma è vivo”
ha riferito tra le lacrime il papà.
Ryan e’ancora vivo!Ha mangiato una banana, muove gambe e braccia, chiama la mamma e risponde alle domande. Il bimbo,5 anni è caduto martedì in un pozzo di32 metri e largo dai 20 a 30 cm,in una zona montuosa del Marocco.I soccorritori sono ad un soffio da lui ma si temono crolli🙏🏻 pic.twitter.com/Cc2g5Nh8BD
— Franco Scarsella (@FrancoScarsell2) February 4, 2022
Intanto, sono centinaia i curiosi che, da ogni parte del Marocco, sono giunti nella provincia del capoluogo di Chefchaouen.
Tanti i volontari, che sono stati accolti dalle famiglie del posto. La popolazione si è riunita in preghiera, nella speranza di vedere il piccolo uscire finalmente dal pozzo che lo ha intrappolato 5 giorni fa.