Della 18enne di origini pakistane, Saman Abbas, non si hanno più notizie da oltre 10 mesi.
La ragazza è sparita nel nulla, dopo aver rifiutato un matrimonio combinato, che i genitori le volevano imporre con un cugino pakistano. Si presume che Saman sia stata uccisa dai suoi familiari, e poi seppellita nei campi di Novellara.
La scomparsa di Saman Abbas
Sono ormai trascorsi 10 mesi da quando non si hanno più notizie di Saman Abbas, la 18enne di origini pakistane, residente a Novellara (Reggio Emilia).
La ragazza sarebbe scomparsa tra il 29 e il 30 aprile dello scorso, presumibilmente uccisa per essersi ribellata a un matrimonio che la famiglia voleva imporle con un cugino residente in Pakistan.
Un affronto che potrebbe esserle costato la vita: dalle indagini sulla sua scomparsa, l’inchiesta verte ormai su un’ipotesi omicidiaria.
Secondo gli inquirenti, a uccidere la 18enne sarebbero stati i suoi familiari. Lo zio Danish Hasnain e due cugini della vittima avrebbero occultato il cadavere della ragazza, con il benestare dei genitori di Saman, fuggiti in Pakistan lo scorso giugno e mai rientrati in Italia.
Proprio nel periodo in cui la 18enne è scomparsa, lo zio di Saman e due cugini sono stati ripresi in un video di sorveglianza, in cui si vedono i tre imputati che si aggirano nei campi intorno all’abitazione della ragazza, con in mano pale e buste nere dell’immondizia.
Lo zio di Saman, il 34enne pakistano Danish Hasnain, è accusato di sequestro di persona, omicidio volontario e occultamento di cadavere.
Sarebbe stato a uccidere la ragazza, mentre i due cugini lo avrebbe aiutato a occultarne il cadavere.
Lo scorso 20 gennaio Hasnain è stato estradato in Italia, e poi condotto in carcere a Reggio Emilia.
Le ossa ritrovate nei campi sono di un animale
Di Saman Abbas ancora nessuna traccia. Lo scorso settembre sono state ritrovate delle ossa in un canale vicino a Novellara, durante un pattugliamento di Vigili del Fuoco e Carabinieri.
Questa mattina è arrivata la conferma che quei resti non appartengono alla 18enne scomparsa. I reperti, come confermato dal laboratorio di Medicina Legale di Modena, sono di un animale, forse un cinghiale o un cane.
Continuano quindi le ricerche del corpo di Saman, mentre le speranze di ritrovarla in vita sono ormai nulle.
Sono tuttora in corso da parte dei Ris di Parma gli accertamenti su un altro reperto osseo, forse appartenente a una calotta cranica, scoperto a novembre a Lido Po di Boretto, nel Reggiano.