Incidente ferroviario di Pioltello: arriva la prima condanna per l’ex dipendente Rfi

Prima sentenza di condanna per il disastro ferroviario di Pioltello, costato la vita a 3 persone e il ferimento di altri 97 passeggeri.

Pioltello
Incidente ferroviario di Pioltello -Lettoquotidiano.it

Il primo a essere giudicato è Ernesto Salvatore, all’epoca responsabile del Nucleo Manutentivo Lavori di Treviglio di Rete ferroviaria italiana. Per gli altri imputati il processo riprenderà il 22 febbraio prossimo.

Il disastro di Pioltello

Era la mattina del 25 gennaio 2018 quando il convoglio regionale Cremona-Milano Porta Garibaldi rimase coinvolto in un drammatico incidente a Pioltello, Milano.

A bordo del treno, che in quel tratto proseguiva a 150 chilometri orari, viaggiavano oltre 350 pendolari, un centinaio dei quali rimase ferito, mentre per 3 di loro, tutte donne, i soccorsi si rivelarono inutili.

I vigili del fuoco lavorarono per ore per liberare i passeggeri rimasti incastrati tra le lamiere.

Arriva la prima condanna: ex dipendente Rfi patteggia 4 anni

Come riferisce Il Fatto Quotidiano, al cospetto della quinta sezione penale del tribunale Milano, è stata decisa una pena di quattro anni per Ernesto Salvatore, all’epoca dei fatti responsabile del Nucleo Manutentivo Lavori di Treviglio della Rete Ferroviaria Italiana.

Salvatore è stato il primo dei 10 imputati per il disastro di Pioltello a essere giudicato.
Le accuse sono per tutti di: omicidio colposo, disastro ferroviario colposo, lesioni colpose.

Ad alcuni, oltre ai predetti reati, viene contestata la “rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro”.

All’ex dipendente Rfi sono state riconosciute le attenuanti generiche, perché incensurato.
Alla condanna a 4 anni, per Salvatore si aggiunge anche l’interdizione dai pubblici uffici per un quinquennio.

Pioltello
Pioltello -Lettoquotidiano.it

Secondo la Procura di Milano, la strage di Pioltello fu provocata da omissioni nella manutenzione e nella sicurezza.

Il deragliamento si verificò per via della frattura di uno spezzone di rotaia di 23 centimetri, che si ruppe all’altezza di un punto deteriorato.

Le condizioni in cui si trovava il giunto ammalorato erano state evidenziate dagli addetti alla manutenzione. Nonostante ciò, nessuno si preoccupò di sostituire il giunto.

Per gli altri imputati il processo sul deragliamento di Pioltello proseguirà il 22 febbraio prossimo, quando saranno ascoltati i testimoni dell’accusa.

Impostazioni privacy